
1) Rizoma orizzontale e carnoso con numerose radici
2) Foglia a forma di gladio
3) Sezione orizzontale del frutto diviso in tre valve
4) Seme
5) Stame del fiore
6) Frutto che contiene sei ranghi di semi
7) Fiore formato da tre grandi sepali petaloidi e penduli
8) Sezione verticale del fiore formato all’interno da tre elementi stigmatici che nascondono tre stami
Storia e leggenda
Si chiama acoro “falso” perché in passato medici e speziali la scambiavano per l’acoro vero, il calamo aromatico, non conoscendone altro che la droga essiccata. Il nome Iris deriva da Iride, messaggera di Giunone.
Il rizoma dell’acoro falso, bollito con limatura di ferro, fornisce un inchiostro nero usato per tingere i tessuti; inoltre si usa per la conciatura del cuoio e per sofisticare il rizoma del calamo aromatico.
È sconsigliato l’uso del rizoma fresco senza l’indicazione di un medico, perché contiene un principio tossico.
Descrizione
È una pianta perenne dal fusto rigido, eretto, con la ramificazione che parte da uno stesso punto.
Le foglie sono distiche, ruvide, lunghe quasi quanto il fusto, a forma di gladio, ripiegate lungo la nervatura mediana.
I fiori sono gialli, possono essere da due a tre e si inseriscono all’ascella delle spade; sono formati da tre grandi sepali petaloidi e penduli, da tre petali stretti e dritti e da tre elementi stigmatici che nascondono tre stami.
Il frutto è una grossa capsula che si apre in tre valve e contiene sei ranghi di semi bruni.
Il rizoma è orizzontale, forte, carnoso, giallastro al taglio, dotato di numerose radici.
Parti usate
Il rizoma.
Principali costituenti
Tannino, lipidi, protidi, glucidi.
Proprietà
Emetiche, purgative, rubefacenti, starnutatorie.