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Aneto

Anethum graveolens L.
aneto2

A) Fusto dell’aneto

1) Fiore

2) Frutto diachenico immaturo

3) Frutto diachenico maturo munito di ala

4, 5) Sezione verticale e orizzontale dell’achenio

Famiglia: Ombrellifere
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Giallo, Giallo-verdognolo
Colore Frutto: Bruno
Nomi Alternativi: Finocchio fetido, Finocchio bastardo
Habitat: Acclimatato e coltivato in tutta l’Europa meridionale, in Italia è diffuso solo in alcune regioni, quali il Veneto, la Liguria e le Marche. È piuttosto coltivato e facilmente reperibile nei negozi di erboristeria, mentre allo stato selvatico bisogna cercarlo in luoghi esposti al sole, pietrosi ma dal terreno ricco, come i bordi dei viottoli, le colture. È una pianta che si trova dal livello del mare fino ai 600-700 m e che in estate, quando è completamente sviluppata, raggiunge facilmente il metro d’altezza.

Storia e leggenda

L’aneto, originario dell’Asia Minore, era già citato nel papiro di Ebers, il primo testo egiziano di farmacologia. È citato anche nel Vangelo secondo Matteo, in cui si dice che nel I secolo l’aneto era soggetto a un’imposta come altre piante, quali il cumino e la menta. L’olio essenziale che se ne estrae era già conosciuto dai gladiatori romani che lo utilizzavano per cospargersi il corpo prima dei combattimenti.

Somiglia molto al finocchio selvatico ma, contrariamente a questo, è dotato di cattivo odore quando è fresco, motivo per cui viene comunemente chiamato finocchio fetido o bastardo.


 

Descrizione

È una pianta annuale dal fusto verde, glauco, striato, gracile e cavo.

Le foglie sono picciolate, inguainanti al fusto, le superiori a guaina corta, divise in lacinie filiformi.

I fiori sono gialli e raccolti in ombrelle con 15-30 raggi ineguali e 5 petali interi a punte ricurve verso l’interno; i diacheni sono marcati su ciascun lato da 5 coste, 3 dorsali in rilievo e 2 marginali più chiare, ad ala. Fiorisce da aprile a luglio.

La radice è debole, fittonante, biancastra.

I semi (frutti) sono ovali e a sezione ellittica; sono aromatici da secchi, ma fetidi da freschi; si raccolgono tagliando le ombrelle per intero e si ammazzettano per aromatizzare i cibi.


 

Parti usate

Le foglie, i semi (frutti).


 

Principali costituenti

Carvone, limonene e jellandrene; olio essenziale, sostanze azotate, mucillagine, tannino, resina.


 

Proprietà

Stimolanti e carminative; antispasmodiche, risolventi, stomachiche.