
A) Radice con un germoglio
B) Fiori
C) Ramo con frutti
1) Fiore maschile
2) Fiore maschile in sezione verticale
3) Ovario che si è appena liberato dallo stigma
4) Ovario in sezione orizzontale
5) Bacca
6) Seme in sezione verticale: in evidenza l'embrione
Storia e leggenda
L’asparago è presente un po’ dovunque, anche perché è facile la sua disseminazione naturale.
Nell’antichità veniva coltivato in Egitto, nel Medio Oriente e in Grecia.
Pare che sia stato introdotto in Europa durante l’epoca della conquista romana della Gallia, ma non si ha testimonianza della sua coltivazione prima del XV secolo.
Dioscoride, Galeno e Celso lo conoscevano e già lo consigliavano come diuretico e lassativo.
Descrizione
Pianta erbacea perenne, con un breve rizoma, dal quale in aprile e in maggio si sviluppano dei turioni, germogli di sapore gradevole e delicato, rivestiti, nella parte apicale, di foglie simili a squame.
Dopo lo sviluppo, si forma un caule eretto, alto anche un metro, molto ramoso, con rami gracili e lunghi, e ramoscelli terminali setacei, simili a foglie di pino ma più molli e più verdi, che svolgono anche la funzione delle foglie.
Le foglie vere e proprie sono ridotte a squamette e sono caduche.
I fiori, in parte ermafroditi, in parte separati i maschili dai femminili, sono portati da peduncoli, sono campanulati, con petali bianchi rigati di verde.
Il frutto è una bacca globosa contenente da 1 a 4 semi.
Parti usate
I turioni e la radice.
Principali costituenti
Vitamina A e B, manganese, ferro e fosforo nei turioni; aspargina, arginina, asparagosi, olio etereo, grassi e zucchero nelle radici.
Proprietà
I turioni sono depurativi e diuretici, agiscono sul drenaggio epatico e renale, dell’intestino e dei polmoni; sono remineralizzanti, determinano diminuzione della glicosuria e sono lassativi. Le radici e il rizoma sono diuretici e declorificanti, aperitivi e sedatici del cuore.