
1) Parte basale del fusto, dalla radice a fittone con radici capillari alle foglie basali con lobo terminale arrotondato
2) Parte aerea del fusto
3) Foglie superiori
4) Fiori raccolti in grappoli terminali
Storia e leggenda
Questa pianta è dedicata a Santa Barbara, protettrice di artiglieri, minatori, cavapietre, ovvero persone esposte alla polvere da sparo e del fuoco. Le sue foglie infatti, che sono di un verde vivo il giorno dedicato alla Santa (il 4 dicembre), sono un ottimo rimedio per le lesioni cutanee.
Descrizione
È una pianta biennale o perenne, polimorfa, dal fusto verde, eretto, scanalato, quasi glabro, ramoso e foglioso.
Le foglie sono lisce, grasse e lucenti, divise in segmenti ineguali; quelle basali hanno il lobo terminale arrotondato, quelle superiori sono incise e sessili.
I piccoli fiori, di color giallo vivo e piccoli, raccolti in grappoli terminali, hanno i sepali eretti disposti a croce e caduchi. Fiorisce da aprile a luglio.
I frutti sono silique dritte a due valve, che racchiudono un rango di semi ciascuna.
La radice è biancastra a fittone, circondata da fitte radici capillari.
Parti usate
Le foglie fresche (perché secche perdono i principi attivi) e i semi.
Principali costituenti
Vitamina C.
Proprietà
Aperitive, detergenti, vulnerarie.
Curiosità
Le sue foglie verdi e lucide assomigliano a quelle del crescione e in passato venivano usate nelle insalate. Il suo sapore amaro infatti ricorda quello della rucola.