
1) Infiorescenza a spiga terminale densa
2) Seme
3) Fusto orizzontale rizomatoso con radici secondarie
4) Fiore ermafrodito pentamero con stami sporgenti
5) Frutto ad achenio bruno e lucido
6) Ovario con 3 stili
Storia e leggenda
Le sue proprietà erano apprezzate sin dal Rinascimento.
Prima della scoperta degli antibiotici, questa pianta veniva impiegata come tonico sia nella cura preventiva che nel trattamento specifico della tubercolosi.
Descrizione
È una pianta perenne.
Ha uno o più fusti eretti, semplici, sottili, di forma cilindrica, striati, marcati da nodi con poche foglie.
Il rizoma è carnoso, profondo, due volte ritorto, bruno e dalla polpa rossastra.
Le foglie basali sono picciolate e di colore verde scuro; nella pagina superiore sono glabre, mentre in quella inferiore sono glauche; sono grandi, oblunghe o lanceolate, dal bordo ruvido. Le foglie superiori sono sessili e inguainanti il fusto.
I fiori sono raccolti in spighe terminali dal colore rosa tenero; hanno 5 petali e 8 stami sporgenti. Fioriscono da maggio a luglio.
Il frutto è un achenio a facce triangolari, liscio e di colore bruno.
Parti usate
Il rizoma e le foglie.
Principali costituenti
Tannino, glucidi, vitamina C, acido ossalico.
Proprietà
Antidiarroiche, antiinfiammatorie, astringenti, lenitive, toniche, vulnerarie.
Curiosità
Il nome “bistorta” deriva dalla forma del suo rizoma, che è appunto “due volte ritorto”.