
A) Ramo foglioso e in fiore
1) Glomerulo di fiori maschili e femminili
2) Fiore maschile chiuso
3) Fiore maschile aperto
4) Fiore
5) Sezione orizzontale della capsula
6) Capsula aperta in tre logge
7) Seme
8) Seme in sezione verticale
Storia e leggenda
Il bosso, nonostante cresca spontaneamente nei boschi, è coltivato nei giardini come pianta ornamentale e per bordure perché è apprezzato per il suo bel fogliame persistente, verde intenso e lucente. Inoltre il suo legno è adatto all’incisione e alla tornitura.
Nel XII secolo le sue proprietà medicinali erano apprezzate e riconosciute anche da Santa Ildegarda. Nel Rinascimento era ritenuto un efficace rimedio contro la calvizie, a seguito di un episodio in cui, grazie all’azione del bosso, a un giovane contadino completamente calvo erano ricresciuti sia i capelli, che i peli sul viso e sul collo.
Si consiglia di usare con molta precauzione questa pianta che può essere tossica tanto per gli uomini quanto per gli animali.
Descrizione
È un arbusto cespuglioso dal legno duro e il fogliame persistente.
Le foglie sono sessili, opposte, intere, cerose, ovali, lucide e verde scuro sulla pagina superiore, pallide sulla pagina inferiore.
I fiori sono gialli, piccoli, unisessuali, apetali, riuniti in glomeruli all'ascella delle foglie; il fiore femminile è centrale, i fiori maschili sono periferici; il calice è formato da 4 lacinie, che nei fiori femminili circondano il pistillo (con ovario supero e sormontato da 3 stimmi), e in quelli maschili gli stami. Fiorisce da marzo ad aprile.
La capsula ha tre logge, è esplodente e contiene sei semi neri e lucenti.
Parti usate
La scorza della radice, il fusto e le foglie.
Principali costituenti
Alcaloidi, vitamina C.
Proprietà
Coleretiche, depurative, febbrifughe, lassative, sudorifere.