
A) Fusto foglioso con numerosi fiori verdi raccolti in grappoli terminali
1) Fiore chiuso
2) Fiore aperto
3) Ovario supero con stimma bifido
4) Ovario in sezione verticale
5) Frutto
6) Seme
7) Seme in sezione verticale
Storia e leggenda
Questa pianta venne chiamata da Linneo “buon Enrico” in onore di Enrico IV di Navarra, protettore dei botanici. In passato si usava attribuire il nome di “Enrico” alle piante che crescevano in prossimità dell’uomo; infatti il Buon Enrico cresce spesso vicino alle abitazioni.
Descrizione
È una pianta perenne, dal fusto verde, glabro, scanalato di bruno e rossastro, foglioso.
Le foglie sono verdi, grandi, carnose, intere, picciolate, triangolari, con la sommità appuntita, la base a forma di freccia e i margini ondulati; le foglie giovani sono farinose nella pagina inferiore e un po' vischiose.
I fiori sono verdastri, piccoli, numerosi, raccolti in grappoli terminali a forma di spiga conica. Fiorisce da maggio ad agosto.
Il frutto racchiude un seme lucido.
Parti usate
Tutta la pianta.
Principali costituenti
Saponine, sali minerali (ferro), vitamina C.
Proprietà
Depurative, emollienti, lassative.