
A) Rami in fiore
1) Fiore ligulato
2) Fiore tubuloso
3) Achenio
Storia e leggenda
Nel Medioevo veniva già usata dai medici, ma in seguito venne trascurata per molto tempo e solo la medicina moderna l’ha riportata in auge. Si ritiene che derivi da una calendula originaria dell’Europa meridionale, la Calendula Arvensis L.
Descrizione
È una pianta annuale dai fusti ramosi.
Le foglie sono lanceolate; quelle basali sono leggermente oblunghe, quelle sullo stelo invece sono spatolate e più piccole e presentano denti piccolissimi sulla superficie.
I fiori sono di colore giallo (dal giallo zafferano all’arancione intenso), raccolti in capolini: quelli periferici sono ligulati, mentre quelli centrali sono tubulosi ed ermafroditi.
Il frutto è un achenio ricurvo.
Parti usate
Le foglie e i fiori (da raccogliere quando sono asciutti e poi vanno essiccati al sole).
Principali costituenti
Pigmenti flavonici, saponina, resina, olio essenziale, acidi, alcol, tracce di acido salicilico.
Proprietà
Antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico, callifugo, cicatrizzante, diaforetico, emolliente, emmenagogo, sudorifero, vasodilatatore.