
A) Ramo con fiori e boccioli
1) Proiezione del fiore
2) Stame
3) Cappero
4) Cappero tagliato a metà
5) Seme
6) Seme in sezione verticale
Storia e leggenda
Questa pianta è conosciuta sin dall’antichità, quando si pensava che avesse, tra le altre, proprietà afrodisiache. I Greci e i Latini la apprezzavano per le sue virtù gastronomiche dei boccioli fiorali giovani (i capperi); anche gli Arabi la conoscevano e apprezzavano, e la chiamavano kabar o kappar. Dioscoride e Galeno attribuivano alla radice proprietà medicinali, ritenendola diuretica, tonica, astringente e antispasmodica, e perciò la consigliavano contro le malattie del fegato e della milza, nell’isterismo, negli stati depressivi e in alcune paralisi.
Descrizione
È un suffrutice perenne con fusto molto ramificato; i rami sono dapprima eretti e poi striscianti o ricadenti perché diventano assai lunghi.
Le foglie sono di forma circolare oppure ovali, di colore verde scuro, alterne e picciolate, a margine intero, glabre oppure leggermente pelose, carnose.
I fiori sono di colore bianco o roseo, solitari, lungamente peduncolati; il calice è formato da 4 sepali verdi e la corolla da 4 petali bianchi. I bocci fiorali sono detti capperi e sono commestibili. Fiorisce da maggio a giugno.
Il frutto è una bacca oblunga e verde, fusiforme e carnosa, con polpa di colore rosaceo; contiene numerosi semi reniformi, di colore nero o giallastro. I frutti vengono comunemente chiamati “cucunci”.
Parti usate
I boccioli (capperi), i frutti, le foglie giovani, la corteccia della radice.
Principali costituenti
Quercetina.
Proprietà
Antispasmodiche, aperitive, astringenti, calmanti, detergenti, digestive, diuretiche, toniche.