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Carlina

Carlina Acaulis L.
carlina1

A) Fusto inesistente con un solo capolino e la radice grossa e spessa

B) Fusto breve con capolino finale

Famiglia: Composite
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Bianco, bianco-verdastro, Argento
Colore Frutto: Giallo
Nomi Alternativi: Rosa di terra
Habitat: Cresce in tutta Italia dai 400 ai 2000 metri. Predilige i pascoli montani e i terreni silicei e calcarei.

Storia e leggenda

Secondo la leggenda, il nome Carlina deriverebbe dall’episodio in cui sarebbe stata un rimedio provvidenziale contro la peste per le armate di Carlo Magno o di Carlo V. 

Un'altra leggenda ritiene invece che la voce carlina derivi da “cardina”, cioè piccolo cardo. 

L'asino è l'unico animale a brucare la pianta senza estirparla, mentre i maiali mangiano la radice. 

Quando il tempo è bello e secco le brattee sono ben aperte e distese, quando invece il tempo è piovoso e umido le brattee si inclinano verso l'interno ricoprendo il capolino. Per questo nei Paesi Baschi e nell’Europa del nord si usa esporlo all’esterno delle case.


 

Descrizione

È una pianta perenne, con un solo grosso capolino circondato da bratteole argentate, quasi senza fusto.

Le foglie sono molto spinose, profondamente incise e disposte a raggiera. 

I fiori sono di colore bianco-verdastro o argentati. Fiorisce da luglio a ottobre.

L'achenio è ricoperto di peli gialli ripiegati, a piumetto, due volte più lunghi dell’achenio stesso. 

La radice è grossa e spessa, e contiene latice.

 

Parti usate

La radice. 


 

Principali costituenti

Olio essenziale, inulina, tannino, resina, una sostanza antibiotica.


 

Proprietà

Cicatrizzanti, colagoghe, detergenti, diuretiche, stomachiche, sudorifere.