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Carota

Daucus Carota L.
carota1

A) Pianta in fiore

1) Ombrella

2) Fiore

3) Ovario in sezione orizzontale

4) Faccia esterna dell’infruttescenza

5) Faccia interna dell’infruttescenza

6) Frutto singolo in sezione orizzontale

Famiglia: Ombrellifere
Colore Fiore: Bianco, Porpora
Habitat: La carota selvatica è comunissima nei prati dal mare alla montagna, ed è rappresentata da numerose varietà in tutta l'Italia continentale ed insulare. Sono molte anche le varietà coltivate che hanno raggiunto, per interesse alimentare, valori nettamente superiori a quelli delle forme spontanee.

Storia e leggenda

Il nome del genere, Daucus, deriva dal greco daukos, che era il nome con il quale i Greci chiamavano questa pianta, usata già nell'antichità per le sue proprietà terapeutiche. Dal latino carota deriva invece il nome della specie.

La carota selvatica cresce spontanea nei campi e potrebbe essere confusa con un'altra ombrellifera, la cicuta minore o Aethusa cynapiu L., tossica. Un segno semplice e immediato per distinguere le due piante durante la fioritura è la presenza, al centro dell'infiorescenza bianca della carota, di una macchia color porpora: i fiori bianchi, a differenza di quello centrale, si autofecondano quando sono ancora chiusi. Nella carota selvatica la radice è rossastra, sottile, aspra e legnosa, mentre nella varietà coltivata è arancione, più grossa e succulenta; quest'ultima varietà deriva, per processi di ibridazione con altre specie, da quella selvatica.

La carota è conosciuta e consumata già da almeno 2000 anni. Entrò poi nella grande coltura verso la metà del secolo XVIII.


 

Descrizione

È una pianta erbacea biennale con una radice a fittone, gracile nelle varietà selvatiche e ingrossata in quelle selezionate per la coltivazione. 

Il caule è eretto, striato e ramoso, poco foglioso nella parte superiore.

Le foglie sono molli, quelle inferiori bi-tripennatosette, quelle superiori sono portate da una corta guaina e sono divise in segmenti lineari.

I fiori sono raccolti in ombrelle composte, con lunghi e numerosi peduncoli, eretti durante la fioritura e arcuati durante la maturazione dei frutti. Il fiore centrale di ogni ombrella, di colore porporino, è sterile, mentre quelli periferici, di colore bianco, sono fertili.

I frutti sono a forma ellittica, schiacciati dorsalmente.

 

Parti usate

Si utilizza un po' tutta la pianta: la radice, le foglie, il gambo e i semi. Le radici si trovano tutto l'anno; i semi invece si raccolgono in luglio-agosto, tagliando le ombrelle e facendole essiccare all'ombra in mazzetti capovolti.


 

Principali costituenti

Vitamina A in grande quantità, poi vitamina B e C; il carotene, che è un precursore della vitamina A; zuccheri come il levulosio e il destrosio rapidamente assimilabili; molti sali minerali: ferro, fosforo, calcio, sodio, potassio, magnesio, manganese, zolfo, rame, bromo; la carotina, che è un'essenza.


 

Proprietà

La carota è uno dei vegetali più importanti per l'uomo e le sue benefiche proprietà sono molte; è tonico e remineralizzante; è un ottimo anti-anemico per la sua capacità di aumentare i globuli rossi e il tenore in emoglobina; è un regolatore intestinale, antiputrido, sia antidiarroico che lassativo; è depurativo, diuretico e rinfrescante; è galattogeno e ringiovanente dei tessuti e della pelle; aumenta le difese naturali dell'organismo; è carminativo, vermifugo e cicatrizzante.