
A) Fusto eretto e molto ramificato
1) Fiore chiuso
2) Interno del fiore dischiuso
3) Ovario con stimma bifido
4) Ovario in sezione verticale
5) Frutto
6) Seme
7) Seme in sezione verticale
Storia e leggenda
Nel XVII secolo i Gesuiti importarono dal Messico questa pianta per coltivarla come un succedaneo del tè.
Un tempo si usava contro i disturbi nervosi, il ballo di San Vito, l’isterismo e alcune malattie di petto.
In Francia con il chenopodio viene prodotto un liquore.
Descrizione
È una pianta annuale dal fusto eretto, con striature verdi, spesso rossastro e peloso alla base, con molti rami.
Le foglie sono di colore verde, picciolate e si trovano spesso all’ascella delle infiorescenze, obovate, intere o a denti irregolari e larghi, nella pagina inferiore sono punteggiate di glandole color giallo-oro con essenza aromatica che emana un gradevole odore di limoncina.
I fiori sono verdastri, raccolti in pannocchie fogliose, poco visibili; il perianzio è persistente alla fruttificazione; gli stami sono 6; lo stimma è bifido. L’infiorescenza è terminale e ci sono comunque dei glomeruli di fiori all’ascella delle foglie. Fiorisce da luglio a ottobre.
Il frutto è una capsula o bacca contenente un solo seme di colore bruno.
Parti usate
Le sommità fiorite e le foglie essiccate.
Principali costituenti
Olio essenziale che contiene ascaridolo, saponina.
Proprietà
Antispasmodiche, digestive, emmenagoghe, toniche, vermifughe.