
1) Fusto
2) Radice
3) Foglie inferiori cuoriformi
4) Foglie superiori a lobi irregolari
5) Fiore
6) Ovario e stami del fiore
7) Siliquetta
8) Semi all'interno della siliquetta
9) Seme
Storia e leggenda
Il nome deriva dal latino coclear, “cucchiaio”, per la forma delle foglie inferiori di questa pianta.
Pare che la coclearia, in quanto sconosciuta, non sia stata utilizzata prima del XV secolo.
Originaria delle Isole Britanniche e dell’Europa occidentale e settentrionale, in Italia è coltivata per le sue proprietà medicinali; era infatti ritenuta efficace per la cura dello scorbuto, essendo ricca di vitamina C.
I fitoterapisti utilizzano le parti aeree della coclearia che deve essere usata fresca.
Quando viene stropicciata fra le dita emana un odore forte che provoca lacrimazione e starnuti.
Descrizione
È una pianta biennale, dal fusto eretto, glabro e ramoso.
Le foglie sono verde scuro, carnose, lisce e lucide; quelle inferiori sono cuoriformi, ottuse, con un lungo picciolo; quelle superiori sono sessili e inguainanti, a lobi irregolari.
I fiori, bianchi o rosa, sono raccolti in grappoli terminali corti; sono costituiti da 4 sepali verdi, 4 petali disposti a croce, 6 stami, un ovario globoso. Fiorisce da marzo ad agosto.
La siliquetta è ovoide, quasi sferica.
La radice è tubolare e sottile.
L’odore è irritante.
Il sapore è piccante e acre.
Parti usate
Tutta la pianta fresca (marzo-agosto).
Principali costituenti
Iodio, sali minerali, tannino, vitamina C, un glucoside solforato.
Proprietà
Antiscorbutiche, depurative, detergenti, rubefacenti, stomachiche.