
A, B) Pianta in fiore
1) Fiore interno senza petali
2) Fiore esterno con petali
3) Ovario in sezione verticale
4) Frutto
5) Singolo frutto visto di lato
6) Sezione verticale del frutto
7) Sezione orizzontale del frutto
Storia e leggenda
Si pensa che questa pianta sia originaria del Medio Oriente. Venne introdotta nel nostro continente dagli Egizi, che usavano i suoi frutti per aromatizzare il vino, ma sfuggì facilmente alla coltivazione e si acclimatò in una vasta area del Mediterraneo, dell'Asia e dell'America.
Fin dall'antichità è stata impiegata come pianta aromatica e medicinale ed è tutt'oggi molto usata dalle popolazioni arabe, che la utilizzano assieme ad altri aromi per speziare la carne e conservarla più a lungo.
Nei tempi passati si riteneva che il coriandolo fosse un efficace rimedio contro la peste e capace di rendere indolore anche il parto. Alcuni lo ritenevano velenoso, altri invece afrodisiaco. Oggi la sua fama è stata ridimensionata, anche se gli è stata riconosciuta una benefica e utile attività sull'organismo.
Descrizione
È una pianta erbacea, annuale, glabra, con radice a fittone.
Il fusto è alto fino a 60 cm, liscio e ramoso nella parte più alta.
Le foglie inferiori sono picciolate, pennatosette a segmenti ovali, quelle superiori sono bi-tripennatosette, divise in parti quasi lineari.
I fiori sono raccolti in infiorescenze ad ombrella, composta, in 3-8 raggi che portano ciascuno da 4 a 12 fiori, con petali bianchi o rosa carnicino, disuguali.
Il frutto, che è impropriamente chiamato seme, è globoso, formato da 2 acheni convessi, percorso sulla superficie esterna da costolature che congiungono il polo inferiore con quello superiore.
Parti usate
Il frutto l'essenza ottenuta per distillazione dei semi polverizzati, le foglie e la radice.
Principali costituenti
Essenza di coriandolo che contiene il geraniolo e il borneolo.
Proprietà
Il coriandolo è un buon carminativo, stimola l'attività dello stomaco, è un antisettico intestinale, antifermentativo e antiputrefattivo, antispasmodico gastrico e intestinale, eccitante.
Curiosità
Il nome latino deriva dal greco e significa “somigliante alla cimice” per via del cattivo odore che emanano i suoi frutti acerbi o le foglie se vengono sfregate.