
1) Fusto prostrato e verde con foglioline alterne
2) Fiore provvisto di 5 sepali, 8 stami, 3 stimmi
3) Sezione verticale del fiore
4) Achenio
Storia e leggenda
Questa pianta è caratterizzata da steli molto nodosi, come il pepe d’acqua, la bistorta, l’acetosa e il romice; da questa caratteristica deriva il nome volgare di Centinodia o di Erba dei cento nodi.
La correggiola si sviluppa rapidamente infestando grandi aree, è resistente al calpestio ed è difficile da diserbare nei prati e negli acciottolati.
È molto gradita al bestiame, soprattutto ai maiali e agli uccelli, che si cibano dei suoi semi.
Conosciuta da sempre, era un antico medicinale emostatico; i Latini la chiamavano Sanguinaria.
Per molto tempo venne utilizzata contro l’emottisi e la tubercolosi polmonare.
Oggi, la correggiola è usata per attenuare la sete nei pazienti affetti da diabete.
Descrizione
È una pianta annuale, dai fusti numerosi, prostrati, gracili, striati, verdi, fino alla sommità dei rametti.
Le foglie sono alterne, sessili, piccole, lanceolate, con nervature sulla pagina inferiore; alla base sono circondate da una guaina argentata con nervature.
I fiori, bianchi o rosa, sono piccoli, quasi sessili, riuniti da 1 a 4 all’ascella delle foglie, lungo il fusto, sono costituiti da 5 sepali, 8 stami, 3 stimmi, e sono sprovvisti di corolla. Fiorisce da giugno a novembre.
Il frutto è un achenio bruno, piccolo e trigono, contenente un seme.
Parti usate
Il succo fresco, tutta la pianta (da giugno a novembre) e la radice in autunno.
Principali costituenti
Tannino, resina, olio essenziale, silice, mucillagine, pigmenti flavonici.
Proprietà
Astringenti, diuretiche, emostatiche, lassative, vulnerarie.