
1) Fusto prostrato, radicante, peloso, con gli steli fioriferi eretti e semplici, e fascetti di radici che si formano dai nodi dei fusti
2) Foglie verdi, molli, crenate, reniformi, arrotondate
3) Fiore formato da calice tubolare e diviso in 5 denti, da una corolla violacea con due labbra lobate, 4 stami e antere a due croci
4) Frutto tetrachenio
Storia e leggenda
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Labiate, perciò non è parente dell’edera che tutti conosciamo: le due piante in effetti non hanno molte caratteristiche in comune, eccetto quelle di essere perenni e rampicanti, ma mentre l’Hedera Helix si arrampica in verticale su muri e alberi, la Glechoma Hederacea ha i rami esclusivamente striscianti al suolo, che le hanno conferito il nome comune di “edera terrestre”.
Nel Medioevo, era già nota come pianta medicinale.
Nel XII secolo, Santa Ildegarda ne apprezzava le proprietà pettorali e vulnerarie.
Nel XVI secolo, era ritenuta efficace per guarire piaghe interne ed esterne e anche per curare la pazzia.
Attualmente, cotta nel latte, è usata nelle campagne per le affezioni bronchiali.
È utilizzata, insieme ad altre piante vulnerarie, nella preparazione del tè svizzero, bevanda tonica ed efficace in caso di traumi di ogni genere, soprattutto a seguito di una caduta.
Descrizione
È una pianta perenne, dal fusto a sezione quadrangolare, prostrato, radicante, peloso, con gli steli fioriferi eretti e semplici; i fusti emettono, da ciascun nodo, fascetti di radici che si allungano fino a 1 m e producono ricacci sterili, anch’essi prostrati.
Le foglie sono verdi, opposte, molli, crenate, reniformi, arrotondate.
I fiori sono blu-violacei con macchie porpora, talvolta rosa, unilaterali, inseriti da 2 a 4 all’ascella delle foglie superiori; il calice è tubolare e formato da 5 denti, la corolla è costituita da 2 labbra ristrette e lobate, gli stami sono 4 e ascendenti a filetto, le antere sono a 2 croci. Fiorisce da marzo a maggio.
Il frutto è un tetrachenio racchiuso nel calice persistente e contenente 4 nucule ovoidali, lisce e brune.
L’odore è forte e gradevole, leggermente balsamico; il sapore è caldo, acre e un po’ amaro.
Parti usate
La pianta fresca o essiccata, il succo fresco e le foglie.
Principali costituenti
Un principio amaro, olio essenziale, tannino, glucidi, potassio, resina.
Proprietà
Diuretiche, pettorali, toniche, vulnerarie.