
A) Tre specie di epilobio
1) Fiore con 4 sepali, 4 petali bilobati, 8 stami e 1 stilo
2) Calice con 4 sepali colorati
3) Petalo bilobato
4) Frutto
5) Stilo pendente a 4 stimmi a croce
6) Frutto tra gli 8 stami
7) Seme con pappo
Storia e leggenda
Nel XVIII secolo il botanico tedesco Christian Konrad Sprengel, osservando proprio l’epilobio, dedusse che l’impollinazione delle piante fosse effettuata dagli insetti, teoria che fu confermata da Darwin un secolo dopo.
Nelle regioni temperate, esistono circa una ventina di specie di epilobio (e moltissimi ibridi), caratterizzate tutte da fiori ricchi di nettare, di colore rosa intenso o rossi, con frutti a 4 valve deiscenti, che a maturità si aprono, disseminando numerosi semi dal pappo bianco.
La medicina popolare utilizza l’epilobio per le sue proprietà astringenti e detergenti, efficaci per fare gargarismi e per la cura della bocca.
Nell’Europa settentrionale si consumano i giovani germogli e il midollo dei fusti crudi nelle insalate, oppure cotti come ortaggi; con i fiori e le foglie essiccate si preparano infusi dolci e molto salutari.
Descrizione
È una pianta perenne, dal fusto semplice, rossastro e rigido.
Le foglie sono sessili, lungamente lanceolate, opposte, intere, con nervature rilevate sulla pagina inferiore.
I fiori sono rosa vivo o rossi, talvolta gialli o viola, penduli nelle lunghe spighe terminali molli, con il calice a 4 sepali acuti e colorati, la corolla a 4 petali bilobati quasi uguali, distesi su un piano verticale, 8 stami e stilo a 4 stimmi a croce, pendenti. Fiorisce da giugno a ottobre.
Il frutto è una capsula lunga e diritta, a 4 valve deiscenti, contenente parecchie centinaia di semi lisci, leggeri e glabri, muniti di lunghi piumetti bianchi e setosi.
Il ceppo è strisciante e lungo.
Il sapore della radice è dolciastro.
Parti usate
La radice, i fiori e le foglie essiccati.
Principali costituenti
Tannino, pectine, mucillagine.
Proprietà
Astringenti, emollienti, emostatiche, vulnerarie.