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Erba Roberta

Geranium Robertianum L.
erba roberta

A) Fusto 

1) Sepalo

2) Petalo

3) Frutti a becco

4) Frutto

6) Seme

Famiglia: Geraniacee
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Rosa, Lilla, Viola
Nomi Alternativi: Erba cimicina, Erba rossa, Cicuta rossa, Roberziana
Habitat: Cresce sui muri e sulle rocce, nelle radure, nei sottoboschi e in luoghi ombrosi; fino a 1.800 m.

Storia e leggenda

Le piante chiamate comunemente gerani sono in realtà dei Pelargonium e non hanno niente in comune con l’erba Roberta, se non l’appartenenza alla famiglia delle Geraniacee.

Il nome del genere Geranium deriva dal greco geranos, che significa “gru”, ed è comune a una trentina di specie europee con fiori molto simili e che portano al centro un frutto composto da 5 carpelli, che ricorda il becco della gru, appunto. 

Le sue foglie triangolari dai bordi profondamente incisi possono essere confuse con quelle della cicuta. Inoltre, se stropicciate, emettono un cattivo odore: da qui il nome di erba cimicina.

Alcuni ritengono che il nome Robertianum sia un’alterazione di Rupertianum in onore di San Ruperto, vescovo di Strasburgo nel VII secolo, che avrebbe scoperto le proprietà emostatiche di questa erba rossa. 

Secondo altri, il nome deriverebbe dal latino ruber, rosso, perché in autunno il fusto e le foglie diventano rossi. 

Nel XII secolo, l’erba Roberta rientrava già tra i rimedi vegetali raccomandati da Santa Ildegarda.

L’erba Roberta non sopravvive dopo la fioritura. 

 

Descrizione

È una pianta annuale, dal fusto rossastro, debole, rigonfio ai nodi, specialmente alla base, pubescente, ramoso, a ciuffi.

Le foglie sono verde chiaro, triangolari, palmate a 3-5 segmenti lobati.

I fiori, rosa, lilla o violacei, sono disposti a 2 su ogni peduncolo; sono formati da 5 sepali eretti, 5 petali interi striati, 10 stami con antere arancione, il pistillo è costituito da 5 carpelli, 5 stimmi porporini all’estremità di un becco (uncino). Fiorisce da aprile a settembre.

I frutti sono capsule composte da 5 acheni contenenti un seme che viene espulso per la brusca scissione del becco.

La radice è biancastra, gracile, fittonante. 

L’odore è forte e acre; il sapore è amaro, astringente.


 

Parti usate

Le parti aeree, fresche o essiccate, tra maggio e agosto. Far essiccare appese a mazzi in un locale aerato.


 

Principali costituenti

Tannino, olio essenziale, resina, una sostanza amara, vitamina C.


 

Proprietà

Antispasmodiche, astringenti, diuretiche, emostatiche, ipoglicemizzanti, toniche, vulnerarie.