
A) Fusto eretto, glauco, a peli stellati, foglioso e ramificato
1) Radice
2) Fiore composto da 4 sepali, 4 petali più corti e 6 stami
3) Siliqua chiusa
4) Siliqua aperta in due valve trinervate
5) Semi
Storia e leggenda
Il nome della specie deriva dal greco sophia, sapienza.
Le donne ateniesi e romane utilizzavano questa pianta come cosmetico: applicando sul viso una maschera di foglie tritate, per quattro sere consecutive, ottenevano una pelle liscia e morbida.
In passato era apprezzata dai chirurghi per l’efficace e benefica azione cicatrizzante delle sue foglie triturate su ferite e piaghe di guerra; inoltre la si usava per curare le diarree, le coliche e il singhiozzo.
I semi hanno un sapore acre e piccante che ricorda quello dei semi della senape.
Descrizione
È una pianta annuale o biennale, dal fusto eretto, pallido, glauco, a peli stellati, foglioso e ramificato.
Le foglie sono glauche, profondamente incise, divise in lobi lineari sottili.
I fiori sono giallo pallido e piccoli, raccolti in grappoli terminali; sono formati da 4 sepali, 4 petali più corti e 6 stami. Fiorisce da aprile a settembre.
La siliqua è sottile, arquata, eretta su pedicelli distanziati dal fusto, che si aprono in 2 valve trinervate.
I semi sono gialli e lisci, disposti su 1 rango in ciascuna loggia. Hanno un sapore acre e piccante.
Parti usate
La pianta senza radice e i semi.
Principali costituenti
Composti solforati.
Proprietà
Astringenti, vermifughe, vulnerarie.