
A) Pianta in fiore
1) Foglia
2) Fiore
3) Sezione verticale del fiore
4) Stami
5) Pistillo
6) Capsula aperta nel calice
7) Seme
Storia e leggenda
È una pianta di origine tropicale diffusa però in tutt'Italia, dove ne esiste anche una varietà alpina.
Il nome deriva dalla parola greca euphrasia che significa gioia, perché si credeva che chi ne facesse uso venisse pervaso da un senso di allegria.
Sembra che le sue proprietà fossero già conosciute fra gli antichi, e nel Medioevo era già citata da S. Ildegarda per la sua azione benefica sugli occhi.
Descrizione
È una pianta erbacea, annua, alta dai 10 ai 40 cm, con caule eretto, cilindrico, gracile, in genere molto ramoso ma talvolta anche semplice.
Le foglie sono sessili, di colore verde chiaro e acceso, spesso pubescenti, di forma ovale con margine dentato.
I fiori sono quasi sessili e solitari all'ascella di brattee ovate, lanceolate.
Il calice è villoso campanulato; la corolla bilabiata, un po' villosa, di color bianco o violetto pallido, con venature violetto scuro, labbro inferiore diviso in 3 lobi e macchiati di giallo alla base.
Il frutto è a capsula, oblungo-ovato, involucrato nel calice persistente, biloculare.
I semi sono ovoidi di color grigiastro, rugosi, striati, con crosticine bianche longitudinali.
Parti utilizzate
L'intera pianta, essiccata rapidamente.
Principali costituenti
Resina aromatica, tannino, aneubrina.
Proprietà
È un astringente e leggero analgesico delle mucose; anti-oftalmico.