
A) Fusti fioriferi con rizoma carnoso
B) Fusti con foglie che compaiono dopo la fioritura
1) Fiore femminile
2) Fiore maschile
3) Achenio con piumetto
Storia e leggenda
Nel Medioevo il nome della farfara era Filius ante patrem perché i suoi fiori gialli compaiono prima delle foglie, a febbraio.
Descrizione
È una pianta perenne e rustica dal fusto di colore rossiccio, fiorifero, eretto, cotonoso, ricoperto di brattee.
Le foglie sono a rosetta, picciolate, larghe, spesse, poligonali con i margini sinuosi e dentati; la pagina superiore è verde, quella inferiore è bianca.
I fiori sono di color giallo-oro raccolti in capolini solitari; quelli interni sono maschili e tubulosi, quelli esterni sono femminili e numerosi con lunghe ligule strette. Fiorisce da febbraio ad aprile.
L’achenio è di colore bruno con il piumetto setoso.
Il rizoma è carnoso.
Parti usate
Le foglie, i boccioli, le radici e il succo.
Principali costituenti
Mucillagine, tannino, inulina, pigmenti coloranti, olio essenziale, sali minerali (potassio, calcio, ferro) e solfati.
Proprietà
Calmanti, depurative, emollienti, espettoranti, risolventi, sudorifere.
Curiosità
I capolini gialli della farfara sono molto simili a quelli del dente di leone.