
A) Parte della pianta in fiore
1) Frutto con peduncolo
2,3) Sezione verticale e orizzontale del frutto
Storia e leggenda
Quest’erba, che è la prima a nascere in primavera e l’ultima a morire in inverno, è stata largamente coltivata nei tempi passati a scopo alimentare. Fino al secolo XVI era conosciuta con il nome di seseli, che pare le sia stato attribuito da Dioscoride.
Descrizione
È una pianta erbacea perenne, molto profumata: i fusti sono ramificati e cavi.
Le foglie sono di colore verde vivo, più chiare nella pagina inferiore, pennatosette, a elementi ovali con margine seghettato, picciolate.
I fiori sono piccoli, bianchi, raccolti in ombrelle.
I frutti sono grandi, scanalati e di colore bruno.
Parti usate
La radice.
Principali costituenti
Un olio essenziale contenente anetolo.
Proprietà
Ha attività leggermente diuretica, tonica, ipotensiva e antisettica; sollecita le mestruazioni e ne aumenta il flusso (emmenagogo).
Curiosità
È un’ombrellifera molto graziosa, rustica e poco esigente in fatto di terreno e di temperatura. Infatti si adatta benissimo su qualsiasi tipo di substrato, anche se quello che predilige è fertile e umoso. Cresce bene anche oltre i 2000 m di altitudine. Questa pianta dal caratteristico odore di finocchio, nonostante appartenga al genere “Myrrhis”, non si deve confondere con la “Mirra” dei Magi, con la quale non ha niente in comune.