
A) Parte aerea del fusto peloso e con rami ascendenti
1) Foglie dentate, con nervature ravvicinate e prominenti
2) Fiore
3) Calice con 5 denti
4) Stami
5) Frutto
Storia e leggenda
Il nome del genere galeopsis deriva da due parole greche: dale e opsis, rispettivamente “donnola” e “aspetto”. Gli antichi avevano assegnato questo nome a molte piante labiate con la particolarità che la corolla a due labbra ricordava la bocca aperta del piccolo animale.
Nella flora europea, ci sono 6 specie di galeopsis, piante annuali con i fiori rosa o porpora, a volte gialli striati di bianco, di rosso o di viola. La specie più comune, la dubia, si riconosce dal fusto peloso non rigonfio ai nodi, dalle foglie dentate, vellutate e setose, in particolare sulla pagina inferiore, dalla grande corolla gialla con macchie rosse sul labbro inferiore.
Descrizione
È una pianta annuale dal fusto peloso, ma non pungente, e i rami ascendenti.
Le foglie sono picciolate, opposte, lanceolate, dentate, setose, con nervature ravvicinate e prominenti.
I fiori possono essere di color giallo pallido o rosati, sono raccolti in verticilli poco folti, grandi, eretti; il calice è setoso, vellutato, formato da 5 denti pressoché uguali e pungenti; la corolla è tubolare e più lunga del calice, il labbro superiore è convesso, il labbro inferiore è dotato di 2 denti dritti. Fiorisce da luglio a ottobre.
Il frutto è un tetrachenio formato da 4 nucule glabre.
Parti usate
La pianta fiorita essiccata.
Principali costituenti
Silice, tannino, saponine.
Proprietà
Antianemiche, astringenti, espettoranti, remineralizzanti.