
A) Parte terminale dello scapo fiorale
1) Sezione verticale del fiore
2,3) Stami
4) Pistillo
5) Capsula aperta
Storia e leggenda
Il nome di questa specie deriva da Gentius, re dell'Illiria, vissuto nel II secolo a. C., che pare abbia scoperto e decantato le virtù medicinali di questa pianta. Prima della scoperta della china e della sua importazione, la genziana era usata come efficace febbrifugo.
La sua radice raggiunge anche i 50 anni e le sue dimensioni sono notevoli: può essere lunga più di 1 metro.
Appartengono al genere Genziana numerose specie, quasi 400, diffuse in tutti i continenti ad eccezione dell'Africa. Queste piante fanno parte della tipica vegetazione montana in America settentrionale, in quella meridionale principalmente sulla catena montuosa delle Ande, e sono numerosissime nel continente asiatico, sui rilievi montagnosi dell'Himalaya, del Pamir, del Caracorum e dell'Altai. Alcune specie di genziana si trovano anche in Nuova Zelanda.
Descrizione
La Genziana lutea è facilmente confondibile, prima della fioritura, con il veratro, pianta velenosa. Queste piante si distinguono tra loro principalmente per due caratteri: nella Genziana le foglie sono tra loro opposte, anziché alterne e, viste in controluce, hanno le nervature che si intersecano a rete, mentre nel veratro sono nettamente parallele tra loro.
È una pianta erbacea, perenne, provvista di una radice grossa e ramosa, verticale, di colore bruno esternamente e gialla all'interno.
Le foglie basali sono numerose, grandi, picciolate, con lembo ovale intero, con le nervature, da 3 a 5, molto marcate e di colore verde pallido; quelle caulinari sono lanceolate, opposte, sessili e amplessicauli, di dimensioni decrescenti mano a mano che si procede dal basso verso l'alto.
I fiori sono ermafroditi e peduncolati, raccolti in fascetti all'ascella delle foglie superiori del caule, che formano nell'insieme una grande pannocchia fogliata terminale; sono di colore giallo intenso e uniforme. Fiorisce da maggio a settembre.
Il frutto è una capsula, più lunga del calice che contiene semi schiacciati e ovali, di colore bruno.
Parti usate
La radice, che si raccoglie in settembre-ottobre o in primavera (marzo), almeno dopo il secondo anno di età.
Principali costituenti
Contiene dei glucosidi tra cui la genziopierina, una sostanza amara attiva contro la malaria; due fermenti, alcaloidi come la genzianina, materie oleose, un principio volatile.
Proprietà
È una delle piante più preziose per la digestione: tonica, aperitiva, stomachica, amara, stimola la secrezione dei succhi gastrici e biliari; inoltre è depurativa, antireumatica, aumenta le difese naturali dell'organismo, febbrifuga e antimalarica, colagoga.