
A) Un ramo di pianta maschile in fiore
B) Pianta femminile con fiori e frutti
1) Galbuli con foglie
2) Sezione verticale del galbulo con all'interno i semi
3, 4) Fiori raggruppati in piccoli amenti
Storia e leggenda
Nel Medioevo le bacche erano famose per la loro caratteristica “miracolosa” di aiutare la guarigione; anche nel XVI secolo erano considerate una panacea prodigiosa.
Descrizione
È un arbusto o un alberello sempreverde.
Il tronco ha la corteccia rugosa, grigio-rossastra, le brache a fasci eretti a margini ondulati.
Ha molte ramificazioni sin dalla base, e i rami giovani sono a sezione triangolare.
Le foglie sono di color verde glauco e biancastre, aghiformi e assai pungenti, inserite a 3 a 3.
I fiori sono giallastri, dioici, raggruppati in piccoli amenti all’ascella delle foglie. Fiorisce da aprile a maggio.
I frutti, i galbuli, impropriamente detti bacche, sono verdi, di forma sferica nel primo anno, poi, nel secondo anno, diventano blu-nerastro in piena maturazione e sono ricoperti da una pruina opaca; sulla cima hanno una fessura a forma di stella con circa 3 semi triangolari. L’odore è resinoso e il sapore dolciastro.
Parti usate
I rami con le foglie e i frutti.
Principali costituenti
Olio essenziale, resina, glucidi, acidi organici.
Proprietà
Antisettiche, aperitive, aromatizzanti, balsamiche, carminative, depurative, diuretiche, emmenagoghe, rubefacenti, sudorifere.
Curiosità
Il sapore delle bacche ha dato origine al nome della pianta, che deriva da una parola celtica, jeneprus, che significa “acre”. Sono usate per la preparazione del gin e per l’affumicatura del prosciutto.
Probabilmente è l’arbusto più diffuso in tutte le zone a clima temperato dell’emisfero settentrionale: è presente nel Nord America, nell’Asia settentrionale, in tutta l’Europa e in Africa settentrionale.