
A) Ceppo e fusto prostrato, ascendente e poco ramificato
1) Sezione verticale del fiore
2) Stami
3) Legumi
4) Seme
Storia e leggenda
Il ginestrino è una delle erbe più diffuse nelle praterie di tutta Italia, comprese le Isole.
Le foglie del ginestrino sono trifogliate come quelle del trifoglio, i suoi fiori sono riuniti in verticilli giallo-arancione, i frutti sono legumi terminanti con un piccolo corno; da questo particolare deriva il nome scientifico corniculatus: dal latino cornu, corno.
Leclerc scoprì, per caso, le proprietà antispasmodiche del ginestrino: a un contadino che soffriva di congiuntivite e di disturbi nervosi, che gli causavano insonnia e palpitazioni, aveva consigliato una lozione di meliloto per gli occhi; il contadino, distratto, raccolse il ginestrino e ne fece una tisana; dopo otto giorni, i disturbi nervosi e l’insonnia scomparvero.
Inoltre, il ginestrino è un ottimo foraggio: spesso è mescolato con altre sementi per prati da fieno perché è nutriente e di rapida crescita.
È una pianta mellifera ad altitudini elevate, mentre, in pianura, le api la trascurano.
Descrizione
È una pianta perenne, dal fusto lievemente prostrato, ascendente, pieno, glabro, poco ramificato.
Le foglie, trifogliate, sono dotate di picciolo corto e 2 grandi stipole.
I fiori, giallo-arancioni, spesso venati di rosso, sono da 3 a 6 disposti a corona incompleta su un lungo peduncolo. Fiorisce da maggio ad agosto.
Il legume è allungato, terminante con un piccolo corno che si apre e si torce a spirale quando è maturo.
Il ceppo è duro.
Parti utilizzate
I fiori da maggio ad agosto.
Principali costituenti
Sostanze cianogenetiche, flavonoidi.
Proprietà
Antispasmodiche, sedative.