
A) Base dello stelo da cui si diramano le lunghe foglie nastriformi
B) Bulbo
1) Sezione verticale del fiore
2) Pistillo
3) Stame
4) Spata inguinante
5) Frutto in sezione verticale
Storia e leggenda
La giunchiglia è uno dei fiori primaverili più popolari che decora prati e sottoboschi.
È importante però ricordare che il bulbo è tossico e che non si dovrebbe raccogliere a mani nude. Il profumo infatti provoca una specie di torpore, e il nome scientifico ricorda appunto questo malessere: Narcissus deriva dal greco narké, che significa sonno. Narciso è il nome del bel giovane che, innamoratosi della propria immagine riflessa nell’acqua, non potendo afferrare l’altro sé stesso, languì disperato tanto da morirne.
Dioscoride segnalò per primo la proprietà emetica del bulbo e ne raccomandava anche l’applicazione su scottature, lussazioni e ascessi.
Trascurato fino al XIX secolo, il Narcissus ricompare nella farmacopea come antispasmodico. Questa pianta non mellifera viene coltivata per ricavarne l’essenza, molto utile in profumeria.
Descrizione
È una pianta perenne e bulbosa.
Le foglie sono di colore verde, nastriformi, molto allungate e ottuse alla sommità.
I fiori sono gialli, solitari, grandi, leggermente penduli; hanno una spata inguainante, calice e corolla saldati a tubo, a forma di imbuto alla base, dove si dipartono a raggi 6 elementi petaloidi, con la corona crenata alla sommità, l’ovario infero. Fiorisce da marzo a maggio
Il frutto è una capsula trigona.
Il bulbo è ovoidale e liscio; ha una sapore acre e amaro.
Parti usate
I fiori essiccati (marzo); essiccare con tempo asciutto per non distruggerne le proprietà.
• Non si deve usare il bulbo, né toccarlo a mani nude.
Principali costituenti
Olio fisso, cera, carotene, olio essenziale.
Proprietà
Antidiarroiche, antispasmodiche, sedative.