
A) Rizoma lungo e strisciante, dotato ai nodi di radichette
B) Fusto eretto e ruvido
1) Foglie verdi, piatte, strette, con nervature, ricoperte di corti peli sulla pagina superiore
2) Spighe verde glauco, formate da spighette sessili imbricate a due ranghi l’uno di fronte all’altro sull’asse
Storia e leggenda
Il nome deriva dal greco agropyron che vuol dire “grano dei campi”, perché assomiglia vagamente al frumento.
La gramigna è una pianta molto infestante, tanto da essere considerata nociva da giardinieri e vivaisti per via della sua incontrollabile invadenza molesta. In realtà questa graminacea ha molte proprietà benefiche contro le infiammazioni del tubo gastroenterico e dell’apparato genito-urinario. Viene usata anche per gli animali: viene mescolata al mangime dei cavalli perché rende il loro mantello molto lucido; i cani e i gatti la vanno a cercare quando si sentono indisposti.
Descrizione
È una pianta erbacea perenne dal fusto eretto e ruvido.
Le foglie sono verdi, piatte, strette, con nervature, ricoperte di corti peli sulla pagina superiore.
Le spighe sono di color verde glauco, e sono formate da spighette sessili imbricate a due ranghi l’uno di fronte all’altro sull’asse.
I fiori sono verdi, da 4 a 6 sulla spighetta, ognuna racchiusa nell’insieme di 2 glume a 5-7 nervature e di 2 glumelle, formati da 3 stami. Fiorisce da giugno a settembre.
La cariosside è oblunga a cima villosa e indeiscente.
Il rizoma è lungo, strisciante, dotato ai nodi di radichette.
Parti usate
Il succo della pianta intera e il rizoma.
Principali costituenti
Sali minerali, olio essenziale, un polisaccaride mucillaginoso.
Proprietà
Depurative, diuretiche, emollienti.