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Iperico

Hypericum Perforatum L.
iperico1

A, B) Pianta

1) Bocciolo

2) Fiore

3) Fiore in sezione verticale

4) Stami

5) Ovario in sezione orizzontale

6) Frutto

7) Seme

8) Seme in sezione verticale

Famiglia: Ipericacee
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Giallo, Giallo-dorato
Colore Frutto: rossastro
Nomi Alternativi: Millebuchi
Habitat: È una pianta comune nei campi incolti, nelle boscaglie, lungo i fossi, dal mare al piano montano di tutta l’Italia.

Storia e leggenda

Il nome latino della specie, perforatum, e quello volgare, millebuchi, derivano dalla particolare disposizione, in questa pianta, delle numerose glandole che si trovano affondate nel lembo fogliare, che assomigliano a tanti buchi. Questa caratteristica, assieme al colore della resina, rosso, che riempie le glandole del calice e dei petali, ha suggerito a Paracelso nel XVI secolo d. C. che si trattasse, per il principio della somiglianza, di una pianta con virtù medicinali specifiche per le ferite e le piaghe. L’iperico venne chiamato anche Fuga daemoniorom, perché si riteneva che scacciasse i demoni, gli spiriti delle tenebre e le streghe, per il profumo simile a quello dell’incenso. Dopo essere stato decantato nei secoli passati come rimedio straordinario per innumerevoli mali, l’iperico è stato ridimensionato e oggi gli è riconosciuta la principale proprietà curativa nei confronti delle affezioni polmonari.


 

Descrizione

È una pianta perenne, erbacea, con fusti eretti alti da 20 a 80 cm.

Le foglie sono opposte e sessili, di forma ovale o ellittica, punteggiate di nero lungo il margine della pagina inferiore e con numerose ghiandole traslucide affondate in tutto il lembo fogliare, di colore verde chiaro.

I fiori sono portati da peduncoli e sono raccolti in corimbi o in pannocchie terminali dei rami; sono di colore giallo dorato, hanno 5 petali e 5 sepali punteggiati di nero. Fiorisce in primavera e in estate.

Il frutto è una capsula con tre loculi, deiscente, segnato longitudinalmente da ghiandole rossastre; contiene semi cilindrici, di colore nero.



 

Parti usate

Le sommità fiorite, che si raccolgono in giugno, nelle giornate di sole.


 

Principali costituenti

Un olio volatile contenente pinene e sequiterpeni, tannini, pectine, acido clorogenico e caffeico, coloranti e resine.


 

Proprietà

È stimolante delle attività dello stomaco, sia come digestivo che aperitivo; è inoltre diuretico,febbrifugo e balsamico. Le sue virtù come vulnerario non sono state smentite e l’iperico è ancora una pianta preziosa per le proprietà sia cicatrizzanti che antisettiche.