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Limone

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I limoni sono raramente utilizzati, da soli, come frutto, a causa del loro intenso sapore astringente, ma sono molto usati, invece, in piccole quantità insieme ad erbe e spezie.

Con il loro sapore deciso conferiscono un meraviglioso e dinamico sapore a molte salse, condimenti per insalate, marinature, bevande e dolci.

1) La storia ci insegna che

Il primo e più antico esempio del limone come elemento curativo risale al 1747, quando James Lind osservò che limoni ed arance avevano la capacità di alleviare i sintomi dello scorbuto, una patologia molto comune fra i marinai, costretti per lunghi periodi in mare senza la possibilità di approvvigionarsi di frutta e verdure fresche.

Oggi noi sappiamo che lo scorbuto è causato da una grave deficienza di vitamina C, un potente antiossidante, idrosolubile.

struttura vit c

2) Caratteristiche nutrizionali

Un limone, crudo e senza buccia, di circa 58-60 grammi, contiene:

  • 17 calorie
  • 0,6 grammi di proteine
  • 0,2 grammi di grassi
  • 5,4 grammi di carboidrati (inclusi 1,6 grammi di fibre e 1,5 grammi di zucchero)
  • 51% del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

Una volta spremuto, circa 30ml di succo di limone, forniscono:

  • 7 calorie
  • 0,1 grammi di proteine
  • 0,1 grammi di grassi
  • 2,1 grammi di carboidrati (inclusi 0,1 grammi di fibre e 0,1 grammi di zucchero)
  • 23% del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

I limoni, inoltre, contengono minime quantità di tiamina, riboflavina, vitamina B-6, acido pantotenico, calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e manganese.

Non contengono grassi saturi o colesterolo ed hanno un tasso glicemico sorprendentemente basso.

Il sapore astringente è dovuto all’alta concentrazione di acido citrico, un conservante naturale, che aiuta nella digestione e nel rimpicciolimento dei calcoli renali.

Inoltre, il consumo di alimenti ricchi in vitamina C aiuta il corpo umano a sviluppare resistenza contro gli agenti infettivi e a individuare e distruggere i radicali liberi, pro-infiammatori, presenti nel torrente circolatorio.

I limoni, come anche le arance, contengono una grande quantità di sostanze chimiche di origine vegetale (fitochimici), come la Esperitina, la Naringina e la Naringenina, flavonoidi glicosilati con proprietà

  • antiossidanti,
  • di “spazzini” dei radicali liberi,
  • antiinfiammatori,
  • modulatori del sistema immunitario.

Sono, inoltre, presenti in tracce vitamina A ed altri antiossidanti come

alfa- e beta-caroteni, beta-criptoxantine, zeaxantine e luteina. Grazie alle loro proprietà antiossidanti, questi flavonoidi aiutano a proteggere l’organismo dal cancro ai polmoni ed alla cavità orale.

3) Limoni e rischio ischemico

Secondo “The American Heart Association”, associazione americana che si occupa di malattie cardiache, assumere grandi quantità di agrumi potrebbe abbassare del 19% il rischio di attacchi di ictus ischemici nelle donne. Lo studio ha coinvolto circa 70,000 donne nell’arco di 14 anni. L’ictus ischemico è il più comune tipo di ictus ed è causato da un coagulo di sangue che blocca l’afflusso sanguigno al cervello.

4) Un alleato per combattere il cancro

Essendo eccellenti fonti di vitamina C, che è un potente antiossidante, i limoni ed il loro succo possono aiutare a contrastare la formazione di radicali liberi. È noto che questi giocano un ruolo chiave nella formazione e nella proliferazione di cellule cancerose.

Va rilevato tuttavia che i test hanno finora riportato risultati fra loro discordanti.

5) Come cosmetico naturale per mantenere un aspetto sano

Ancora una volta, tutto merito della vitamina C. Se assunta nella sua forma naturale o per uso topico, direttamente sulla pelle, aiuta

  • a contrastare i danni alla pelle causati dal sole o dall’inquinamento atmosferico
  • a ridurre le rughe
  • a migliorare l’elasticità della pelle in generale.

Questo perché la vitamina C gioca un ruolo essenziale nella formazione del collagene, il sistema di supporto della pelle.

6) Nella prevenzione dell’asma

Il rischio di ammalarsi di asma si abbassa notevolmente in coloro che ingeriscono alte percentuali di determinati nutrienti, uno dei quali è la vitamina C. Detto questo, sono comunque necessari ulteriori studi per determinarne la quantità necessaria e la relazione causa-effetto. Uno studio pubblicato su “Allergy, Asthma & Clinical Immunology” ha portato alla conclusione che <<… potrebbe essere ragionevole, per pazienti asmatici, testare la vitamina C su base individuale se questi hanno esacerbazioni degli attacchi asmatici causati da infezioni respiratorie. Per tale motivo, molti altri test sono in programma sul ruolo della vitamina C nell’asma indotta dai comuni raffreddori>>.

7) Miglioramento nell’assorbimento del Ferro

La carenza di Ferro è assai comune nei paesi sviluppati ed è la più importante causa di anemia. L’assunzione contemporanea di cibi con alto contenuto di vitamina C e Ferro aiuta il nostro corpo a sfruttare al massimo la sua abilità di assorbire il ferro.

Fe vit C

Un esempio: del succo di limone per condire un’insalata di ceci e spinaci!! Un’ottima fonte di vitamina C abbinata ad altrettanto valide fonti di Ferro.

8) Supporto per il Sistema Immunitario

Cibi ricchi di vitamina C ed altri antiossidanti possono coadiuvare il sistema immunitario nella battaglia contro i germi che causano raffreddori e influenza.

Un sano regime alimentare ricco di frutta e verdura è molto importante, specialmente durante i mesi invernali, quando i livelli di attività fisica tendono a diminuire.

Il consumo di frutta e verdura è da lungo tempo associato ad una riduzione del rischio di moltissime malattie. Esistono innumerevoli studi che suggeriscono che il limone diminuisca il rischio di obesità, diabete, malattie cardiache e allo stesso tempo promuova una situazione di generale benessere, aumentando i livelli di energia e diminuendo il peso corporeo.

9) Curiosità

I limoni dovrebbero essere raccolti a maturazione completata e questo perché, a differenza di molti altri frutti, una volta raccolti non completano la loro maturazione o migliorano in qualità in alcun modo. Per sapere con esattezza quando sono pronti, provate a sfregare delicatamente la loro buccia. Gli oli aromatici in essa contenuti verranno liberati, lasciando sulle vostre dita l’inconfondibile e gradevolissimo aroma.

Dovrebbero, inoltre, essere conservati a temperatura ambiente, lontani dalla luce diretta.

Sorprendentemente, il loro sapore si sposa bene con cibi sia dolci che salati e vengono utilizzati spessissimo con il pesce, i molluschi, le carni bianche e tantissimi piatti della nostra amata tradizione Mediterranea, nonché nei numerosi dolci provenienti da molte delle nostre regioni.

Famoso in tutto il mondo il profumatissimo Sfusato Amalfitano, orgoglio della Costiera, che vantava un elevato numero di agrumeti già ai tempi delle Repubbliche Marinare.

sfusato pianta             limone amalfitano 1

Amalfi aveva rapporti commerciali con i più importanti porti del Mediterraneo e con gli Arabi, e il limone veniva venduto loro proprio grazie alle sue proprietà in ambito medico e gastronomico. A causa della contaminazione araba (o grazie ad essa), il frutto che fino al XIII secolo veniva chiamato “citro” prende ora nome da una parola di origine araba, “limunzello”. Vi ricorda qualcosa?

10) Controindicazioni

Il succo del limone ha un Ph molto acido, circa 2.0. Questo significa che in alcune persone il sapore aspro e il succo acidulo potrebbero provocare una sensazione di bruciore a contatto con la mucosa della bocca e con la lingua e ulcere sulle labbra.

Le notizie relative al fatto che possa provocare acidosi o corrosione dello smalto dentale prendono origine proprio da questo, ma sono solo leggende metropolitane non supportate da alcun tipo di studi.

Inoltre, in quantità davvero elevate potrebbe esacerbare (ma non provocare) condizioni pregresse di ulcera peptica o altre condizioni legate ad ulcere allo stomaco e alla prima parte dell’intestino.

L’unica controindicazione all’uso periodico di limone coinvolge coloro che soffrono di gravi insufficienze epatiche, iperacidità gastrica cronica e quelle affezioni che compromettono la capacità dell’organismo di trasformare l’acido citrico durante la digestione come il rachitismo, l’eccessiva astenia e l’artrite cronica avanzata.

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Pubblicato il 30-12-2018 da:

simona pepe
Simona Pepe
MR Locum Pharmacist, MSc, GGS1, Nutritional Therapist, Menopause Expert-MEG, PN-NC1

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