
A) Infiorescenza maschile
B) Infiorescenza femminile
C) Ramo con frutti
1) Fiore maschio, ingrandito
2) Lobi della foglia maschile
3) Stami da lati diversi
4) Stami aperti
5) Polline
6) Fiore femminile
7, 8) Fiore femminile con brattee da dietro e davanti
9) Singoli fiori di lato
10) Sezione verticale del fiore femminile
11, 12) Fiori singoli da diversi lati
13) Rami con frutti
14) Frutti
15) Il frutto racchiuso dalle brattee, con ghiandole di resina, ingrandito
16, 17) Frutti senza brattee, da diversi lati
18, 19) Acheni in sezione trasversale e longitudinale
20) Ghiandole di resina, più ingrandite
Storia e leggenda
Le prime notizie che si hanno di questa pianta risalgono all’epoca carolingia, nel VII secolo, quando il padre di Carlo Magno, il re Pipino, donò all’abbazia di Saint Denis a Parigi le sue colture di luppolo.
Esistono due specie di Humulus: l’ H. Lupulus L., cioè quello noto per la fabbricazione della birra, e l’ H. Japonicus L., originario dell’Asia, utilizzato come pianta decorativa nei giardini per ricoprire pergolati, come la vite, perché il fusto si attorciglia, in senso antiorario, sui sostegni.
Descrizione
È una pianta perenne e dioica con un rizoma carnoso dal quale, in primavera, si sviluppano lunghi fusti erbacei, i quali si avvolgono con le loro piccole spine uncinate che li rivestono a qualsiasi sostegno che trovano.
Le foglie delle infiorescenze maschili sono opposte, mentre quelle delle infiorescenze femminili sono alterne; sono provviste di un lungo picciolo coperto, come i rami, da numerosi peli; hanno forma palmato-lobata, quindi la foglia è divisa in 3-5 lobi ovali con l’apice acuto; il margine è molto dentato; le foglie della parte superiore della pianta sono cuoriformi, non divise in lobi.
I fiori delle piante maschili sono riuniti in pannocchiette di colore giallognolo all’apice dei rami e sono formati da 5 petali e 5 stami; quelli delle piante femminili (detti coni), invece, si trovano a 2 a 2 all’ascella di brattee simili a piccole foglie riunite in amenti simili a piccole pigne ovoidali e spugnose.
I frutti sono degli acheni subrotondi, di color cenere, avvolti dalle brattee accresciute, le quali hanno la superficie ricoperta di numerose ghiandole che secernono una sostanza resinosa gialla.
Parti usate
I coni, la luppolina (da settembre a ottobre).
Principali costituenti
Estrogeni, olio essenziale.
Proprietà
Antalgiche, antisettiche, antispasmodiche, aperitive, digestive, sedative.
Curiosità
Si dice che dormire su un guanciale imbottito di coni di luppolo aiuta chi soffre d’insonnia.