
A) Ramo con fiori
1) Sezione verticale del fiore
2) Sezione verticale del frutto
3) Sezione orizzontale del frutto
4, 5, 6) Sezioni orizzontale e verticale del seme
7) Embrione
Storia e leggenda
Vi sono numerose specie di meli che crescono anche selvatici in Europa e nell’Asia Minore, ma non si sa quale sia la loro origine perché è una pianta coltivata da moltissimo tempo. In Grecia la scoperta del melo è stata attribuita, dalla leggenda, a Dionisio, ma pare che i vari pomi che compaiono nelle leggende greche, come quello di Paride, fossero in realtà melograne o mele cotogne. Il nome stesso malon non sta ad indicare un frutto specifico, ma veniva usato per ogni sorta di frutto.
Descrizione
È un albero piccolo, oppure un arbusto con rami patenti di color bruno rossicci, per lo più spinosi, tomentosi da giovani, poi glabri.
Le foglie sono alterne, semplici, con picciolo non molto lungo, di forma largamente ovata, con margine minutamente dentato, acuminate all’apice.
I fiori sono ermafroditi raccolti in corimbi, brevemente peduncolati ed eretti; il calice è tomentoso a 5 lacinie lanceolate; la corolla è composta da 5 petali obovati di colore roseo.
Il frutto è un pomo (falso frutto) di colore variabile dal verde, al giallo, al rosso, con polpa acidula; i semi sono 10.
Parti usate
Si utilizzano la polpa e la buccia del frutto.
Principali costituenti
La mela contiene l’80% di acqua, il 9-12% di zuccheri tra i quali il saccarosio, l’1% di acidi, prevalentemente l’acido malico, lo 0,4% di proteine e lo 0,4% di grassi; contiene inoltre: pectina, cellulosa, vitamina A (non in grande quantità), vitamina B, B2, C, PP; sali minerali come potassio, calcio, fosforo. Nella buccia e nel torsolo vi è dell’acido gallotannico.
Proprietà
La mela ha proprietà toniche dei muscoli e dei nervi, è diuretica; è un antireumatico; serve come rinfrescante, digestivo, stomachico, protettore gastrico, antisettico intestinale, stimolante e decongestionante epatico.