
Mirtillo:
A) Ramo in fiore
B) Ramo con frutti
1) Sezione verticale del fiore
2) Fiore privato della corolla
3) Stami
4) Pistillo e calice
5) Sezione orizzontale dell’ovario
6) Bacca
7) Sezione verticale della bacca
8) Seme
9) Sezione verticale del seme
Mirtillo rosso:
C) Ramo con frutti
Storia e leggenda
Il mirtillo è una pianta conosciutissima e molto diffusa nei boschi di tutta Italia. Il nome vaccinum pare derivi dal fatto che i bovini ne mangiano avidamente le bacche e le foglie. Ne esiste una varietà nera e una rossa. Gli antichi sembra ne facessero uso, ma nel Medioevo le sue proprietà astringenti vennero riconosciute e apprezzate.
Descrizione
È un arbusto piccolo, con una radice serpeggiante da cui si alzano numerosi cauli fioriferi molto ramosi.
Le foglie sono alterne e brevemente picciolate, di colore verde chiaro, membranose, di forma ovale o ellittica.
I fiori sono inseriti all’ascella delle foglie e hanno un picciolo corto: sono normalmente solitari. La corolla è tubulare, allargata in basso e ristretta alla fauce, divisa anch’essa in 4-5 lobi reclinati all’indietro. È di colore bianco rosato.
Il frutto è una bacca carnosa, globulosa, ombelicato, di colore blu-violaceo, di sapore acido e ricoperto di uno strato pruinoso. Contiene semi minuti, bruni di forma samilunare.
Parti usate
Si utilizzano le foglie e i frutti.
Principali costituenti
Le bacche contengono sostanze tanniche, pectina, un principio colorante proprio del mirtillo, chiamato mirtillina, acido lattico, acidi malico, tartarico, succinico e citrico. I semi contengono inoltre un olio grasso e le foglie un glucoside, ericolina e un enzima speciale.
Proprietà
Le bacche sono astringenti, antisettiche, antiputride; hanno poteri battericidi; sono benefiche contro l’arteriosclerosi. Le foglie hanno proprietà antidiabetiche; sono un ottimo anticolibacillare e facilitano la circolazione.