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Nepetella

Calamintha Officinalis Moench.
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a) Fusto legnoso alla base ed erbaceo alla sommità, molto ramificato

b) Foglia picciolata e finemente dentata

c) Fiore formato da corolla color porpora e calice

d) Corolla allungata con il labbro inferiore trilobato

e) Frutto composto da 4 nucule glabre e lisce

Famiglia: Labiate
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Porpora
Nomi Alternativi: Mentuccia, Calaminta, Mentastro, Erba bona, Erba novella
Habitat: Cresce in quasi tutta l’Italia, soprattutto nelle zone montane, nei boschi, nei luoghi freschi, nei terreni incolti con il suolo calcareo, muri e spazi luminosi, fino a 1500 m.

Storia e leggenda

Da sempre confusa con la menta per via dell’aroma molto simile, il nome Calamintha deriva dal greco kalê, che vuol dire “bella”, e minthê, cioè “menta”.

Nell’antichità e nel Medioevo era molto apprezzata come rimedio contro ronzii alle orecchie, eruttazioni, singhiozzo, spasmi nervosi e anche per le sue proprietà toniche, digestive e stimolanti.


 

Descrizione

È una pianta perenne, con molti rami e il fusto legnoso alla base ed erbaceo alla sommità. Il suo profumo ricorda quello della menta e della melissa.

Le foglie sono picciolate e finemente dentate.

I fiori sono di color porpora, lungamente pedicellati, inseriti su un peduncolo comune; il calice è dritto con i denti disuguali, cigliati; la corolla è allungata e il labbro inferiore trilobato. Fiorisce a luglio.

Il frutto è composto da 4 nucule glabre e lisce.

Le nucule sono provviste di areole e hanno forma, colore e dimensione variabili.


 

Parti usate

Il fusto con le foglie e i fiori.


 

Principali costituenti

Essenza, enzimi.


 

Proprietà

Antispasmodiche, stomachiche, toniche.