
A) Ramo con fiori maschili (quelli ricadenti) e femminili (quelli piccoli con piumetto rosso)
B) Ramo con foglie e frutti
1) Sezione verticale del fiore
2) Stami
3) Stimmi
4) Frutto
5) Sezione verticale del frutto
Storia e leggenda
Il nome Corylus deriva dal greco corys, che vuol dire “casco” per la forma della brattea in cui è racchiusa la nocciola, mentre il nome della specie, avellana, fa riferimento alla zona dell’avellinese in cui veniva coltivato già nell’epoca romana.
Il nocciolo era già conosciuto sin dai tempi preistorici, ed è sempre stata una pianta molto apprezzata dai medici di tutte le epoche per il potere nutritivo del suo frutto. Inoltre, il legno di questa pianta veniva utilizzato per piccoli lavori, come bastoni da passeggio, manici di utensili, ecc.
Descrizione
È un arbusto con un unico ceppo dalla corteccia liscia da cui partono fusti e polloni molto numerosi.
Le foglie sono ovali e terminano a punta, sono doppiamente dentate ai bordi e leggermente lobate.
I fiori maschili sono di colore giallo-dorato, allungati, ricadenti; fioriscono a settembre. Gli amenti femminili sono visibili solo dal piumetto rosso degli stimmi.
Il frutto secco è indeiscente, racchiuso nell’involucro con la cupola foliacea; ha 1 solo seme, più raramente 2.
Parti usate
Gli amenti, la corteccia dei rami giovani, le foglie e i semi.
Principali costituenti
Flavonoidi, tannino.
Proprietà
Antiemorragiche, antisudorifere, astringenti, depurative, dimagranti, febbrifughe, vaso-costrittrici.