“Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”: queste famose parole di Ippocrate (Coo, 460 a.C. circa – Larissa, 377 a.C.), considerato il padre della medicina moderna, enfatizzano non solo l’associazione tra alimentazione e salute, ma anche il ruolo terapeutico di alcuni alimenti.
Nel 1989 il Dr. Stephen De Felice, fondatore e presidente della Foundation for Innovation in Medicine (FIM), Cranford, NJ, ha coniato il termine nutraceutico (nutraceutical), che unisce sincreticamente i termini “nutrizione" e “farmaceutica”, traducendo in chiave contemporanea il concetto già espresso da Ippocrate. Un nutraceutico è, nella sua definizione originale, un alimento, o parte di un alimento, con comprovati effetti benefici e protettivi sulla salute sia fisica che psicologica dell’individuo.
Per molto tempo, parlando di alimentazione, ci si è concentrati su calorie, macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e micronutrienti (sali minerali e vitamine), ponendo troppo in secondo piano i tanti composti contenuti negli alimenti che, pur non contribuendo al fabbisogno energetico, sono invece fondamentali per il nostro benessere.
Il ruolo che i composti attivi, presenti negli alimenti, hanno sulla nutrizione umana, costituisce una delle aree di ricerca più fertili e le scoperte, che emergono dagli studi di settore, hanno impatto e implicazioni di ampio raggio per i consumatori, per gli operatori sanitari, per i produttori di cibo e per coloro che processano il cibo e lo distribuiscono.
Più che di nutrizione adeguata in macronutrienti e micronutrienti, già in una pubblicazione del 2010 (rif.1) si fa notare che bisognerebbe parlare di “nutrizione ottimale”, ovvero di una nutrizione che tiene in considerazione come i composti bioattivi possano aiutare nella prevenzione di alcune patologie e coadiuvarne il trattamento.
La prevenzione è la strategia chiave per una medicina proattiva, i cui sforzi siano rivolti, appunto, alla prevenzione e quindi alla diminuzione dei rischi connessi con alcune patologie strettamente correlate allo stile di vita.
Sebbene abbiamo riportato la definizione originaria di Nutraceutico proposta da De Felice, questa è molto ampia e varie altre definizioni sono seguite nel tempo, provocando confusione tra termini oggi molto utilizzati quali “alimenti funzionali”, “nutraceutici”, “farmaco nutrienti”, “alimenti arricchiti” e “integratori dietetici”: questi termini sono infatti spesso utilizzati indiscriminatamente e non correttamente, creando disinformazione non solo tra chi li utilizza, ma anche a livello legislativo.
Tale difficoltà di stabilire una definizione chiara sta nel fatto che i composti nutraceutici effettivamente non sono medicine, ma potenzialmente sono sostanze attive che possono rafforzare, modificare o contrastare alcune funzioni fisiologiche o metaboliche, tanto che alcuni di essi sono utilizzati nel coadiuvare il trattamento di diverse patologie. Il fatto che inoltre un composto, se assunto, possa migliorare le condizioni di chi ne è carente non fa di esso un composto nutraceutico, semmai un integratore alimentare che va a colmare eventuali deficit.
Una delle definizioni suggerite, soprattutto a chi è del settore e che tiene conto dei fattori confondenti, è la seguente: “ Un nutraceutico è un alimento, o parte di alimento, per somministrazione orale con dimostrata sicurezza e benefici sulla salute, che vanno oltre le basilari funzioni nutrizionali di supporto alla dieta, presentato anche in formati alimentari non convenzionali o estratto dall’alimento, in una quantità tale da eccedere quelle che possono essere ottenute dal cibo e assunto con la frequenza necessaria a realizzarne le proprietà”.
Esistono vari modi per classificare i composti nutraceutici: in base alla fonte di provenienza, al meccanismo di azione, alla loro abbondanza in un alimento piuttosto che in un altro o alla struttura chimica.
Classificazione dei nutraceutici in base alla fonte: vegetale, animale e microbica
Un modello molto ampio di classificazione dei composti nutraceutici è basato su una loro organizzazione in base alla fonte alimentare. Non solo i cibi di origine vegetale o animale sono fonti di nutraceutici, ma anche i batteri. Per alcuni composti indicare la fonte non è un'operazione così immediata: ad esempio, l’acido linoleico coniugato (CLA), che è parte dell’alimentazione umana, si trova soprattutto negli alimenti di origine animale (manzo e latticini), tuttavia vi si trova perché prodotto dai batteri del rumine delle mucche. Molti nutraceutici hanno una struttura biochimica molto conservata tra specie e quindi si possono trovare sia in fonti animali che vegetali o microbiche. Questo vale per la colina e la fosfatidilcolina così come per gli sfingolipidi. La questione delle fonti non è indifferente, soprattutto a livello industriale. Per esempio, è molto attiva la produzione di alcuni nutraceutici grazie a sistemi industriali di fermentazione batterica: si pensi all’acido eicosapentaenoico (EPA), omega 3 a catena lunga, ottenuto dai batteri.
Tab.1 Esempio di suddivisione dei nutraceutici in base alla fonte di provenienza
Piante | Animali | Microbi |
α-Glucano Acido ascorbico γ-Tocotrienolo Quercetina Luteolina Cellulosa Luteina Acido gallico Alcool perillilico Indolo-3carbonolo Pectina Daidzeina Glutatione Potassio Allicina δ-Limonene Genisteina Licopene Emicellulosa | Acido linoleico coniugato (CLA) Acido eicosapentaenoico (EPA) Acido docosaesaenoico (DHA) Sfingolipidi Colina Lecitina Calcio Coenzyma Q10 Selenio Zinco Creatina Minerali | Saccharomyces boulardii (lievito) Bifidobacterium bifidum B. longum. infantis Lactobacillus acidophilus(LC1) L. acidophilus(NCFB 1748) Streptococcus salvarius (subs. Thermophilus) |
[tradotta e adattata da Raj K. Keservani et al.-Nutraceutical and Functional Food as Future Food: A Review - Der Pharmacia Lettre 2010: 2 (1) 106-116)]
Classificazione dei nutraceutici in base al meccanismo di azione
Le classificazioni in base al meccanismo di azione sono molto utilizzate da medici, nutrizionisti, dietisti e da coloro che forniscono alle persone indicazioni utili per poter migliorare il loro stato di salute. Chi si occupa di malattie cardiovascolari sarà più interessato a quei composti che agiscono in questo ambito (miglioramento profilo lipidico e azione antiinfiammatoria), così come chi si occupa di oncologia sarà più interessato a conoscere quei composti che presentano proprietà antitumorali.
Tabella 2. Alcuni nutraceutici raggruppati per meccanismo di azione
Antitumorali | Miglioramento del profilo lipidico del sangue | Attività antiossidante | Anti infiammatori | Effetto osteogenico o protettivo sulle ossa |
Capsaicina Genisteina Daidzeina α-Tocotrienolo γ-Tocotrienolo CLA Lactobacillus acidophilus Sfingolipidi Limonene Diallil sulfide Ajoene α-Tocoferolo Enterolattone Glicirrizina Equolo Curcumina Acido Ellagico Luteina Carnosolo L. bulgaricus | α-Glucano γ-Tocotrienolo δ-Tocotrienol MUFA Quercetina ω-3 PUFAs Resveratrolo Tannini β-Sitosterolo Saponine Guar Pectina | CLA Acido ascorbico β-Carotene Polifenoli Tocoferoli Tocotrienolo Indolo-3-carbonolo α-Tocoferolo Acido ellagico Licopene Glutatione Idrossitirosolo Luteolina Oleuropeina Catechine Gingerolo Acido clorogenico Tannini | Acido linolenico EPA DHA GLA (acido gamma linolenico) Capsaicina Quercetina Curcumina | CLA Proteine della soia Genisteina Daidzeina Calcio Fosfopeptidi della caseina FOS (frutto oligosaccaridi) Inulina |
[tradotta e adattata da Raj K. Keservani et al.-Nutraceutical and Functional Food as Future Food: A Review - Der Pharmacia Lettre 2010: 2 (1) 106-116)]
Alimenti con maggior contenuto di specifici composti nutraceutici
Alcuni nutraceutici sono presenti in più di un alimento: ad es. la quercetina è presente nelle cipolle, così come nei broccoli o nell’uva rossa. Per questo motivo, quando ci si riferisce a una sostanza o famiglia di sostanze nutraceutiche, si citano le fonti alimentari che ne sono più ricche. Anche i terreni su cui crescono le piante o il tipo di alimentazione degli animali condizionano la quantità dei nutraceutici in essi presenti, tanto che non è la stessa cosa mangiare un pomodoro bello rosso maturato al sole o uno solamente rosato e anche la provenienza potrà determinare variazioni (prodotto italiano piuttosto che olandese, etc).
Sostanza nutraceutica/Famiglia | Alimenti con contenuto elevato |
Composti allil sulfurici (es. diallil sulfide) Isoflavoni (e.g., genisteina, daidzeina) Quercetina Capsaicinoidi EPA e DHA Licopene Isotiocianati β-Glucano CLA (acido linoleico coniugato) Resveratrolo β-Carotene Carnosolo Catechine Adenosina Indoli Curcumina Acido Ellagico Antocianati 3-n-Butil-ftalide Cellulosa Luteina, zeaxantina Fibra di Psyllium Acidi grassi monoinsaturi (MUFA) Inulina, Fructooligosaccaridi (FOS) Lactobacilli, Bifidobatteri Catechine Lignani | Cipolle, aglio Soia ed altri legumi, apios Cipolla, uva rossa, agrumi, broccoli, zucchina gialla italiana Peperoncino Olio di pesce Pomodori e derivati del pomodoro Vegetali della famiglia delle crucifere Crusca d’avena carne di manzo e derivati del latte di mucca Uva (buccia), vino rosso Carota, arancia, zucca Rosmarino Tè, bacche e frutti di bosco Aglio, cipolla Cavolo, broccoli, cavolfiore, cavolini di bruxelles, cavolo verza Curcuma radice Uva, fragole, lamponi, noci Vino rosso Sedano La maggior parte delle piante (componente della parete cellulare) Cavolo cappuccio/riccio, cavolo nero toscano, spinaci, mais, uova, agrumi Psyllium husk Frutta secca, olio di oliva Cereali integrali, cipolle, aglio Yogurt ed altri latticini Tè, cacao, mele, uva Lino, segale |
[tradotta e adattata da Raj K. Keservani et al.-Nutraceutical and Functional Food as Future Food: A Review - Der Pharmacia Lettre 2010: 2 (1) 106-116)]