
A) Ramo con germogli
B) Ramo con frutti
C) Ramo con foglie
1) Fiore maschile
2) Fiore femminile
3) Sezione verticale del frutto
4) Seme
Storia e leggenda
L’olivello è coltivato per consolidare i terreni sciolti: infatti le sue radici sono molto lunghe e danno numerosi ricacci; hanno quindi la capacità di trattenere il terreno ed evitare smottamenti. La credenza che le sue drupe fossero tossiche ha fatto sì che venisse dato all’olivello il nome di hippophae, che deriva dal greco e significa “ammazza cavalli”.
Descrizione
L’olivello spinoso è un arbusto, con rami numerosi e intricati, che da vecchi sono rivestiti di una corteccia bruniccia, mentre da giovani sono di colore argentino per la presenza di peli fitti e scagliosi, e terminano in punte spinose.
Le foglie sono alterne, assai strette, lunghe fino a 6 cm, di colore argentino nella pagina inferiore.
I fiori sono monoici; quelli maschili, inseriti alla base dei rametti, hanno il calice composto da 2 lobi e da 4 stami; quelli femminili sono raccolti in gruppetti sparsi lungo i rami; anch’essi hanno il calice bipartito.
I frutti sono drupe ellittiche lunghe circa 8 mm, di un colore aranciato, e contengono 1 solo seme.
Parti usate
Se ne usano i frutti.
Principali costituenti
I frutti contengono molta vitamina C (addirittura più del limone) mucillagini, acidi organici, provitamina A.
Proprietà
Ha proprietà toniche generali per il corpo; è un antinfettivo, vitaminizzante; inoltre è un astringente intestinale.