Storia e leggenda
È una pianta molto spinosa e può anche essere pericolosa per il bestiame che la bruca poiché può provocare ferite alle mucose; tuttavia è una pianta gradita agli asini; il suo nome infatti deriva dalla parola greca onos che significa asino. Era conosciuta e apprezzata nell’antichità per le sue proprietà diuretiche.
Descrizione
È un piccolo arbusto spinoso, con fusto lignificato alla base, alto 60-70 cm e molto ramificato.
Le foglie sono divise in 3 foglioline, hanno un corto picciolo, di forma ovale e oblunga, con margine fortemente dentellato ed entrambe le superfici sono spesso coperte da sottili peli ghiandolari; raramente sono glabre; le foglie superiori sono spesso semplici.
I fiori sono isolati o raggruppati in numero di 2 o 3 all’ascella delle foglie superiori; il calice è campanulato e termina in 5 denti lineari; la corolla, lunga normalmente il doppio del calice, è formata da 5 petali.
I frutti sono dei piccoli legumi poco più lunghi del calice persistente con superficie peloso-glandolosa, e all’interno contengono da 1 a 4 semi di colore bruno scuro o nero.
Parti usate
Si utilizza la radice.
Principali costituenti
La pianta contiene tannino, resina, amido, glucosio, ononina e onocolo.
Proprietà
Ha proprietà antinfiammatorie, depurative e diuretiche; inoltre è astringente e sudorifero.