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Ortica

Urtica Dioica L.
ortica1

A) Estremità superiore di una pianta maschile

1) Parte di una spiga maschile

2) Fiore maschile dopo la dispersione del polline

3) Parte di una spiga femminile

4) Fiore femminile con i tepali; lo stigma spunta dai tepali sotto forma di ciuffo

5) Fiore femminile: i tepali avvolgono il frutto

6) Sezione verticale e calice: in evidenza il frutto

7) Parte dello stelo con i peli urticanti

Famiglia: Urticacee
Habitat: L’ortica è comunissima in tutta Italia, dal mare al piano montano, fino alle zone alpine; predilige i terreni ricchi di sostanze azotate.

Storia e leggenda

L’ortica è una pianta certamente nota a tutti per il fastidioso sistema difensivo: l’acido formico contenuto nei suoi peli urticanti. Un’altra specie di ortica, l’Urtica urens, è ancora più molesta e ne esistono altre ancora, originarie del Bengala, che producono un tale dolore al solo toccarle da causare svenimenti e altri gravi sintomi, che durano parecchi giorni. Lo stelo delle ortiche era usato in passato per produrre fibre tessili. Oggi questa utilizzazione è caduta in disuso (come per la canapa) e la pianta trova impiego in terapia e per l’estrazione di clorofilla. L’ortica può essere consumata come una qualsiasi verdura: bollita, infatti, perde le sue proprietà irritanti e ha un sapore gradevolissimo.


 

Descrizione

È una pianta erbacea perenne, con rizoma strisciante, ampiamente ramificato; i fusti sono eretti, alti 1 m e più, hanno sezione quadrata.

Le foglie sono grandi, picciolate, di forma ovale-oblunga, con la base a forma di cuore e con l’apice che si restringe gradatamente, fino a diventare lanceolato; il margine è dentato sulla superficie e specialmente lungo le nervature sono presenti i peli urticanti.

I fiori sono dioici (i femminili e i maschili portati da individui diversi), riuniti in glomeruli che formano spighe ramose, quelle maschili erette e quelle femminili pendule; queste ultime sono inserite all’ascella delle foglie superiori.

Il frutto è un achenio ovale con un ciuffo di peli all’apice, racchiuso in 4 tepali persistenti.

 

Parti usate

Tutta la parte aerea (foglie e fiori), le radici e i semi.

Per evitare di pungersi nel raccogliere le foglie d’ortica sarà bene calzare dei guanti di gomma o di pelle; per annullare le proprietà urticanti basterà immergere le parti raccolte in acqua bollente per pochi secondi.


 

Principali costituenti

L’ortica contiene in grande quantità acido formico, acido gallico, clorofilla, carotene, tannino, ferro, zolfo, ammoniaca, mucillagine, provitamina A.


 

Proprietà

È un tonico astringente, ottimo vaso-costrittore, emostatico; ha proprietà antianemiche e antirachitiche; depurativo, antireumatico e antinfettivo; facilita la diuresi e l’eliminazione di acido urico; è antidiarroico, stomachico, drenatore epatico.