
A, B) Piante in grandezza naturale
1) Bocciolo, a cui è stato asportato un tepalo
2) Stame
3) Frutto
4) Seme
Storia e leggenda
Raccontano che Tarquinio il Superbo, per insegnare al figlio che aveva conquistato la città di Gabes come togliere di mezzo i cittadini più ciarlieri ma più potenti, lo condusse in un prato, dove facevano spicco molti papaveri e li recise con un colpo di canna. Il figlio capì e fece decapitare tutti i notabili della città.
Descrizione
Il papavero è una pianta annua, erbacea, di colore verde gaio o cupo, rivestita di peli rigidi soprattutto nella parte inferiore; ha caule eretto alto fino a 60 cm.
Le foglie sono tutte pennatopartite 1 o 2 volte.
I fiori sono solitari con peduncoli lunghi e nudi, terminali del caule o dei rami; la corolla ha 4 petali tondeggianti o più larghi che lunghi, di colore rosso vivo.
Il frutto è a capsula ovato-globosa, che a maturità si apre con dei fiori appena sotto il disco e mette in libertà numerosi semi.
Parti usate
Si usano i fiori.
Principali costituenti
Il papavero contiene dovunque, ma specialmente nel latice che fiorisce dalle incisioni, un alcaloide speciale chiamato roedina; inoltre vi è una sostanza colorante (mecocianina), mucillagine, nitrato di potassio.
Proprietà
È un leggero narcotico, antispasmodico; è sedativo per la tosse, emolliente, sudorifero.