
Storia e leggenda
Le sue qualità medicamentose erano conosciute sin dall’antichità.
Descrizione
È una pianta erbacea perenne, dal fusto rossastro, eretto o espanso, spesso pendente, pubescente e solido con pochi rami.
Le foglie sono alterne, picciolate, intere, ovali o a losanga, sottili, con 2 o 3 nervature munite di peli uncinati nella pagina inferiore.
I fiori sono verdastri, riuniti in 5 o 6 glomeruli all’ascella delle foglie, piccoli e accompagnati da brattee intere o cigliate; possono essere ermafroditi o unisessuati; i fiori femminili si trovano sempre al centro, sono formati da 4 sepali, 4 stami e un ovario con una loggia, uno stilo che termina con uno stimma a piumetto. Fiorisce da maggio a ottobre.
Il frutto è un achenio piccolo, nero, lucido e compresso.
Parti usate
La parte aerea della pianta, le foglie mondate e il succo.
Principali costituenti
Nitrato di potassio, calcio, pigmenti flavonici, mucillagine.
Proprietà
Depurative, diuretiche, emollienti, rinfrescanti.
Curiosità
È chiamata anche Erba vetriola perché viene usata per pulire i recipienti di vetro, che, grazie alla sua azione, diventano tersi e brillanti.
Il suo polline è fortemente allergico, provocando attacchi di asma e febbre da fieno.