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Creare una piantina di Ananas a partire dal "Ciuffo"

In questo nuovo articolo vi mostriamo come ottenere delle piante di ananas a partire dal frutto acquistato al supermercato. 

Seguendo le istruzioni di Stefano Gullotta, scopriremo che far germogliare l'ananas è molto semplice e dà grandi soddisfazioni! 

 

Il video completo in cui Stefano Gullotta spiega come ottenere una piantina di ananas a partire dal ciuffo

 

La prossima volta che comprerete un frutto di ananas, non buttate la parte superiore - quella con il "ciuffo" per intenderci - perché grazie ad esso potrete ottenere una nuova piantina.

A questo scopo, quando scegliete il frutto, mi raccomando (è importantissimo) di fare attenzione ad una cosa: nella parte superiore nel centro devono esser presenti le piccole foglioline di germogliazione, perché sarà proprio da qui che la pianta inizierà a produrre le foglioline nuove. Se le foglioline di germogliazione mancassero o fossero rotte io vi consiglio di cambiare frutto e di sceglierne uno che appunto abbia queste caratteristiche, altrimenti rischiereste di sprecare tempo per ottenere una pianta che comunque non crescerà.

Dunque, una volta scelto il frutto giusto, si dovrà separare la parte inferiore (quindi quella commestibile) dalla parte superiore, quella col ciuffo, che poi diventerà effettivamente la piantina. Per fare questa operazione si può procedere in due modi:

1) prendere semplicemente la parte inferiore del frutto e la parte superiore e ruotare le due parti in senso contarrio, provocando una rottura proprio alla base, tra ceppo e frutto.

2) prendere un coltello da cucina e tagliare con un taglio netto, sempre tra ceppo e frutto. 

Una volta compiuta la separazione, mettiamo il frutto in frigo, in modo da poterlo consumare quando più ci farà comodo.

Poi prendiamo il ceppo e iniziamo a prepararlo per poterlo mettere in terra; la preparazione è molto semplice, basta infatti eliminare le foglie basali, partendo dal basso e liberando il tronco centrale per almeno 5 o 6 centimetri. Le foglie possono essere strappate con le mani, e tanto basta perché la piantina sia pronta ad esser messa a dimora!

A questo punto è possibile metterla direttamente in terra, e secondo me questa è la soluzione più semplice (e definitiva perché poi non avrà più bisogno di essere spostata da lì) oppure si può mettere la piantina in un vasetto con dell'acqua, e solo una volta che avrà radicato spostarla in un vasetto con della terra. Il rischio in questo caso è di rompere le radici che la piantina ha appena messo.

Dopo aver passato un po' di tempo a mollo nell'acqua (nella mia esperienza il tempo è molto variabile, da 15 a 45 giorni circa) la piantina avrà sviluppato delle radice e sarà pronta ad essere messa in terra. Preparare il terreno per mettere a dimora la pianta sarà davvero facile.... bisognerà procurarsi  dell'argilla espansa, della pietra lavica. della sabbia e della torba. Poi si prenderà un vaso e si inizierà mettendo l'argilla e la pietra lavica in basso, mentre per il substrato mischieremo torba (90%) e sabbia (10%).

Io di solito uso vasi di terracotta, comunque qualsiasi tipo di vaso sceglierete fate attenzione che questo abbia il foro d'uscita dell'acqua, in modo che ogni volta che andrete a bagnare le piantine l'acqua possa defluire senza che si creino dei pericolosi ristagni, altamente dannosi per le radici di questa pianta. Una volta preparato il vaso e il substrato, non vi rimarrà altro che inserire la piantina all'interno del terreno. Con un dito create un foro che abbia più o meno le dimensioni del ceppo, prendete la piantina e praticate una piccola pressione in modo da farla aderire bene al buco. Coprite ai lati con un altro po' di terra, ed ecco che la vostra piantina sarà messa a dimora!

La pianta andrà bagnata almeno 3-4 volte al giorno; il terreno dovrà rimanere sempre e costantemente umido. Per bagnarla evitando di "dilavare" il terreno, potrete utilizzare uno spruzzino o un vaporizzatore.

Un'altra raccomandazione importante è quella di non far mai depositare l'acqua all'interno della piantina, dove crescono le foglie per intenderci, perché il rischio è quello di far marcire tutto. 

Alla fine avremo ottenuto una bellissima pianta, e prendendosene un po' cura sarà possibile produrre i primi frutti già nel giro di un anno.

Speriamo che questo tutorial sia stato utile e divertente per farvi imparare qualcosa di nuovo e se vi è piaciuto mi raccomando di lasciate un commento al video di Stefano, mettere un "mi piace", ma soprattutto iscriversi al suo canale!

    Pubblicato il 28-04-2020 da:

    aldo tripiciano forcone
    Aldo Tripiciano
    Information Architect, Contadino per passione

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