
A) Pianta in fiore
1) Fiore
2, 3) Sezione verticale del fiore nelle due varianti: pistillo lungo e corto
4) Stame
5) Sezione orizzontale del fiore: calice, corolla e pistillo
6) Pistillo
7) Ovario in sezione orizzontale
8) Capsula
9) Follicolo
10) Seme in sezione verticale
Storia e leggenda
Il nome generico di primula deriva dal termine latino primus e si riferisce al fatto che è il primo fiore che compare in primavera. Una leggenda nordica racconta che il fiore nacque nel punto in cui san Pietro fece cadere le chiavi; da questa leggenda derivano infatti i nomi francese, tedesco e inglese per indicarla clef de St. Pierre, key of Heaven e Schlusselblumen che significano appunto “chiave di san Pietro”. Nel secolo XII era consigliata da santa Ildegarda come rimedio contro la malinconia. I vecchi manuali inoltre assicurano che la primula è una pianta sacra alla luna e per questo procura sonni tranquilli e sogni veritieri a chi la porti addosso.
Descrizione
È una pianta perenne munita di un rizoma biancastro e obliquo, lungo fino a 10 cm, con superficie irregolare e segnata dalle cicatrici delle foglie e dei fusti degli anni passati.
Alla base vi è una rosetta di foglie con picciolo alato, di forma ovata a contorno intero, di colore verde gaio nella parte superiore, e più pallido in quella inferiore.
Lo scapo florale emerge dalla rosetta di base, è più lungo delle foglie ed è sparso di radi peli; porta alla sommità numerosi fiori ermafroditi, reclinati; il calice è fortemente tomentoso, a forma di tubo con 5 piccole costole sporgenti che terminano in 5 denti lanceolati; la corolla è gamopetala, alquanto più lunga del calice con tubo cilindrico superiormente allargato, giallognolo e lembo diviso in 5 lacinie con l’apice arrotondato e una macchia rosso-aranciata alla base.
Il frutto è una capsula racchiusa nel calice persistente; quando è maturo si apre alla sommità e si divide in 10 denti ricurvi verso l’esterno.
I semi sono angolosi e rugosi, piccoli e di colore nero.
Parti usate
Si usano la radice, la pianta intera e i fiori.
Principali costituenti
La pianta contiene saponina; nel rizoma sono presenti 2 glucosidi (primaverina e primulaverina); un enzima caratteristico, la primulaverasi, un olio etereo; i fiori contengono un’essenza.
Proprietà
La primavera ha proprietà antispasmodiche, analgesiche; è un espettorante, è utile come diuretico, vermifugo ed emolitico (usato esternamente).