
Storia e leggenda
In passato questa pianta era molto utilizzata per curare l’angina, per i gargarismi o semplicemente per arricchire le insalate, ma oggi è caduta in disuso, sostituita da altre piante con le stesse proprietà ma più attive, come l’asperula e l’agrimonia.
Descrizione
È una pianta erbacea biennale, dal fusto peloso, sottile, angoloso.
La radice è fusiforme, carnosa e bianca.
Le foglie basali in rosetta sono oblunghe-obovate, con il lembo verde chiaro, ondulate, con margine dentato e picciolate; quando si sviluppano i fiori in primavera, si formano le foglie superiori che sono lanceolate o lineari, alterne e rade, sessili.
I fiori sono azzurri o viola, raramente bianchi, peduncolati, raccolti in grappoli radi e allungati, molto ramosi, con poche foglie; il calice ha divisioni a lesina, la corolla è allungata e i lobi poco allargati; ha 5 stami liberi con filetto rigonfio alla base e 3 stimmi. Fiorisce da maggio a settembre.
Il frutto è una capsula obconica, eretta, triloculare, deiscente e contiene tanti piccoli semi.
Parti usate
La radice e le foglie fresche.
Principali costituenti
Inulina, vitamina C.
Proprietà
Antisettiche, astringenti, rinfrescanti, vulnerarie.