
Storia e leggenda
In passato si credeva che questa pianta aromatica fosse un afrodisiaco, perché alcuni linguisti fanno derivare l’etimologia della parola Satureja da “satiro”. Per le sue proprietà antisettiche, espettoranti e toniche è assimilabile ad altre piante aromatiche come il timo, l’eucalipto e il serpillo.
Descrizione
È una pianta perenne, con i fusticini ascendenti o eretti, a sezione quadrangolare, molto ramificati.
Le foglie sono coriacee, lucide, glabre, strette, a punta, bordate di ciglia.
I fiori sono di colore bianco, rosa o lilla, raccolti in spighe fogliose, con il calice tuboloso, a 5 denti, la corolla sporgente bilabiata, il labbro superiore dritto e quello inferiore a 3 lobi, il mediano è più grande, con 4 stami. Fiorisce da luglio a settembre.
Il frutto è un tetrachenio nero.
Parti usate
Le sommità fiorite.
Principali costituenti
Olio essenziale (carvacrolo e cimolo), idrocarburi, enzimi.
Proprietà
Antisettiche, antispasmodiche, carminative, espettoranti, stimolanti, stomachiche.