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herbarium horizontal

Uva ursina

Arctostaphylos Uva-Ursi L. Sprengel
uva ursina1

A) Ramo in fiore

B) Ramo con i frutti 

1) Fiore

2) Fiore in sezione verticale

3) Stami

4) Pistillo

5) Frutto in sezione orizzontale

6) Noccioli

7) Noccioli in sezione verticale

Famiglia: Ericacee
Colore Foglia: Verde
Colore Fiore: Rosa
Colore Frutto: Rosso
Habitat: È una pianta che cresce dal piano montano alla vetta dei monti ( fin dove si spinge la vegetazione), sui terreni sassosi o boschivi delle Alpi e degli Appennini.

Storia e leggenda

Nel secolo XVI questa pianta veniva decantata come diuretico, per la proprietà di sciogliere i calcoli e come antisettico delle vie urinarie. L’efficacia di questa azione terapeutica venne però, nei secoli successivi, ridimensionata anche se fra le erbe che agiscono sull’apparato urinario l’uva ursina merita sempre un posto di rilievo. La pianta venne importata dall’Asia in Europa per essere miscelata al tabacco. Il nome volgare di questa erba si riferisce ai suoi frutti farinosi, di cui pare siano ghiotti gli orsi. Il nome latino Arctostaphylos deriva delle due parole greche artktos che significa ‘orso’ e staphylon che significa ‘grappolo’. In Italia ne esistono solo due varietà, l’Arctostaphylos uva-ursi e l’Arctostaphylos alpina che, come dice il nome, cresce prevalentemente sulle Alpi, mentre ne esistono numerose altre in America del nord, Messico e California.

 

Descrizione

È un piccolo arbusto che può strisciare sul terreno o alzarsi e raggiungere altezza di 1 m.

Le foglie sono persistenti, coriacee, di forma ovale, con margine intero, lucide, di colore verde, più scura la pagina superiore e più chiara quella inferiore, picciolate.

I fiori sono di colore rosa, raccolti in piccoli grappoli, pendenti, inseriti all’ascella di una brattee di forma lanceolata; il calice è diviso in 5 lobi, la corolla è tubolare e rigonfia, alla fauce si divide in 5 piccoli lobi ripiegati all’esterno.

Il frutto è una bacca di colore rosso, prima carnosa e poi secca, contenente un seme.

 

Parti usate

Si utilizzano le foglie, che si raccolgono in luglio e agosto; in aprile esse contengono la quantità massima di arbutina ma poco idrochinone libero; durante l’estate la quantità di idrochinone aumenta, mentre in seguito tende ancora a diminuire, finché all’inizio di dicembre il contenuto delle foglie è simile al contenuto di quelle raccolte in primavera.

 

Principali costituenti

Due glucosidi, l’arbutina e la metilarbutina, poi l’evicolina, l’ursina, tannini, acidi gallico, gallotannico, citrico, chinolico, una sostanza colorante e un olio etereo. L’arbutina e la metilarbutina hanno un’azione antisettica e calmante per i soggetti affetti da pieliti e cistiti croniche. In condizioni normali esse vengono eliminate inalterate e danno all’urina un colore verdognolo; quando invece sussistono condizioni patologiche, in caso cioè di pielite, cistite e altre affezioni alle vie urinarie, l’urina diventando alcalina provoca una dissociazione dei due glucosidi che mettono in libertà l’idrochinone e il metildrochinone; queste due sostanze hanno un’azione antisettica e calano il dolore.

 

Proprietà

È un ottimo diuretico, antisettico e sedativo per le vie urinarie. Ha inoltre proprietà astringenti.