
A) Plantula
B) Ramo fiorifero di una pianta maschile
C) Ramo fruttifero
1) Infiorescenza maschile
2) Fiore maschile
3) Fiore maschile in sezione verticale
4) Infiorescenza femminile
5) Fiore femminile in sezione verticale
6) Seme
7) Seme ingrandito
8) I due embrioni estratti dal seme
Storia e leggenda
È una pianta provvista di clorofilla, quindi autosufficiente dal punto di vista alimentare; trae però l'acqua dalla pianta che lo ospita, poiché si tratta di una specie semi-parassita che mette le sue radici nella corteccia di altri alberi. Nell'antichità i popoli nordici come i Druidi consideravano sacro il vischio che veniva raccolto in un rito particolare con un falcetto d'oro al sesto giorno della luna.
Descrizione
È un arbusto semi-parassita fissato sulla pianta ospite con grosse propaggini legnose, rami verdi, cilindrici e articolati, disposti, in genere, due per ogni nodo.
Le foglie sono coriacee, carnose, di forma oblunga lanceolata, e portate in numero di 2 all'estremità di ogni ramoscello.
I fiori sono dioici, agglomerati all’apice dei rami. Il frutto è una bacca, di colore bianco, globosa, con un solo seme depresso e con tegumento verde.
Parti usate
Si usano le foglie e i fusti giovani.
Principali costituenti
La pianta contiene un alcaloide, chiamato viscalbina, una saponina, resina, mucillagini, cera.
Proprietà
Il vischio è un vaso-dilatatore, ipertensore, antispasmodico, diuretico.